Una giustizia asimmetrica? Il paradosso della sicurezza nel Cilento tra furti impuniti e cittadini vessati

| di
Una giustizia asimmetrica? Il paradosso della sicurezza nel Cilento tra furti impuniti e cittadini vessati

Mentre la politica e l’informazione continuano a discutere, dividendosi sull’uso della legittima difesa, il Cilento continua ad essere assediato da bande di ladri che svaligiano imperterriti le case dei poveri malcapitati. Un senso di impotenza che alimenta un clima di rabbia ed una propensione al fai da te, dai risvolti pericolosi ed incontrollabili.

È doloroso constatare come le strategie di prevenzione di repressione siano assolutamente inadeguate. Non risultano arresti, processi e condanne, né tantomeno ridotto il fenomeno che oramai mette in discussione il mito del Cilento quale isola felice.

Appare evidente che negli ultimi anni lo Stato, le Province ed i Comuni abbiano adottato con solerzia tutti i possibili dispositivi tecnologici, indirizzandoli al controllo della velocità degli automobilisti, al pagamento delle assicurazioni ed alla esecuzione dei collaudi, comminando sanzioni salate ovunque. Autovelox, tutor, posti di blocco nei luoghi più nascosti, evidentemente al solo fine di fare cassa.

Una sorta di spietato bancomat che ha mietuto una pioggia di verbali, canalizzando flussi milionari nelle casse pubbliche, aumentando la percezione dei cittadini di essere pedinati e vessati.

Come mai non è stata prestata analoga attenzione a chi sfreccia di notte con le auto rubate, facendo visite indesiderate? Basterebbe già controllare il transito e l’uscita dalle strade registrando le targhe, per stanare quelle rubate ed attivando immediatamente dei posti di blocco ad hoc.

Sembrerebbe poi non esistere una banca dati comune dove far convergere tutti questi dati, in modo da poter essere utilizzati dalle forze di polizia e dai vigili urbani, creando un coordinamento tra Stato centrale ed enti locali.

Un ritardo colpevole, foriero di una tipica giustizia asimmetrica, che colpisce più i cittadini normali, perchè facilmente tracciabili, che i delinquenti.

Occorre un cambio di mentalità e di orario, potenziando i controlli notturni, con altri tipi di turnazione. Ricorrendo a tutta la tecnologia moderna disponibile.

Non si dica che c’è carenza di personale: le forze di polizia in Italia contano circa 270 mila unità(in Francia sono 246 mila ed in Germania, che ha quasi 90 milioni di abitanti, circa 270 mila unità), mentre gli agenti di polizia locale in Italia sono circa 55 mila.

I numeri parlano chiaro ed evidenziano un utilizzo non efficiente delle risorse umane disponibili. L’Italia ha saputo combattere il terrorismo e la mafia. Non può apparire così, sconfitta e rassegnata nei confronti dei ladri di appartamento, nè pensare al ricorso della difesa personale quale deterrente, come stanno incoraggiando in maniera irresponsabile vari esponenti politici di entrambi gli schieramenti.

Consigliati per te

©Riproduzione riservata