Vallo della Lucania, Rucco: «Se Aloia non cade è solo perchè Ametrano verrà accontentato»

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Vallo della Lucania, Rucco: «Se Aloia non cade è solo perchè Ametrano verrà accontentato»

«La mancata convocazione del consiglio comunale? Non mi sorprende e forse non fa nemmeno notizia. Quelli di oggi sono mali che arrivano da lontano». Parla così Riccardo Ruocco, segretario del circolo del partito Democratico di Vallo della Lucania. «Un anno e mezzo fa il Pd evidenziava che l’amministrazione era ostaggio del vicesindaco – continua Ruocco – e qualcuno parlava di follia, chiedevamo una diversa distribuzione delle deleghe e di tutta risposta venivano quasi raddoppiate quelle in quota Ametrano, sollecitavamo il problema delle incompatibilità politiche ed invece chi avrebbe dovuto aprire gli occhi ed anticipare gli scenari preferiva allontanare Miraldi ed indebolire Molinaro. Dunque chi è causa dei propri mali pianga se stesso». Alla base di tutto ci sarebbe la mancata convocazione del consiglio comunale da parte della giunta guidata da Toni Aloia. «Da mesi evidenziamo che la maggioranza non esiste più – sottolinea il segretario – e che  altrove si sarebbe già aperta una crisi politica  nel rispetto dei cittadini. Invece si rimane a galla, si fa finta di niente, si impapocchia e  vicende importantissime come quelle del piano traffico, dei commercianti, del quartiere fieristico, dei debiti fuori bilancio, della gestione dei rifiuti ed altro diventano esclusivamente prodotti (e pretesti) di «un mercato politico» senza fine». Ecco perché in queste condizioni mi preoccupa molto di più la prospettiva che un consiglio comunale non convocato. Se l’amministrazione Aloia non cade è solo perché Ametrano – che sta alzando sempre di più il prezzo politico – verrà accontentato ed in questo caso si assisterà ad un effetto domino generale che rischia di riportare Vallo a scenari antichi. Ecco perché – conclude – è necessaria una alternativa politica nuova, una resistenza generazionale capace di spostare l’attenzione sulle proposte, sulle strategie di sviluppo per la città piuttosto che accettare passivamente la sfida su piani diversi ed impareggiabili».  

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