Youth Climate Meeting: a Paestum il summit under 35 su clima e transizione ecologica
| di Antonio Vuolo
Dal 22 al 25 maggio nel cuore dell’Oasi Dunale di Paestum torna in Campania Youth Climate Meeting, l’appuntamento nazionale organizzato dai giovani attivisti e attiviste di Legambiente, e che vedrà la partecipazione di oltre 350 giovani provenienti da tutta Italia, insieme a più di 20 associazioni nazionali e internazionali.
Quattro giorni di laboratori, dibattiti, workshop e performance per parlare di giustizia climatica e sociale, coordinare mobilitazioni e costruire alleanze. Al centro dell’evento, le energie rinnovabili come strumento di pace e motore della nuova occupazione verde, per contrastare la crisi climatica e ridurre il costo delle bollette. I dati campani di Comuni Rinnovabili, che Legambiente diffonde oggi in anteprima in vista della quattro giorni dello Youth Climate Meeting 2025, parlano chiaro. Anche nel sud Italia le rinnovabili possono fare la differenza. La Campania è la terza regione del Mezzogiorno per potenza e produzione, mentre a livello nazionale è ottava per potenza e settimana per produzione.
Focus rinnovabili in Campania: A fine 2024, secondo i dati Terna, la Campania ha raggiunto i 4,34 GW di potenza rinnovabile elettrica installata; 580 MW in più rispetto ai dati del 2023 (+15%). A crescere in maniera sostanziale – +28% – è anche il numero degli impianti che arriva, nel 2024, a 85.824 di cui il 99% – pari a 84.995 – è di solare fotovoltaico. La regione è tra le otto in Italia in linea con gli obiettivi intermedi del Decreto Aree Idonee per la decarbonizzazione. Tuttavia, per raggiungere gli obiettivi al 2030 dovrà installare almeno 3.976 MW di nuova potenza rinnovabile nei prossimi 5,5 anni. Ad oggi ha raggiunto i 1.141 MW (il 28,7% dell’obiettivo finale), superando di 135 MW il target intermedio, ma deve accelerare il passo. Ad oggi, infatti, mantenendo la stessa media di installazioni realizzate tra il 2021 e il 2024 – pari a 271,8 MW annui -, otterrebbe gli obiettivi previsti al 2030 con un ritardo di oltre quattro anni. Per restare in carreggiata, dovrà raddoppiare il ritmo e installare mediamente almeno 515,5 MW l’anno.
Per chiedere un’accelerazione sulla transizione energetica, allo Youth Climite Meeting sabato 25 maggio alle ore 18 si terrà il flashmob #StopFossiliStartRinnovabili, un’azione collettiva sulla spiaggia dell’Oasi Dunale di Legambiente Paestum: una catena umana per chiedere l’abbandono dei combustibili fossili e un’accelerazione sull’uso delle fonti pulite.
Temi dello YCM: Il tema dell’energia verrà affrontato in modo intersezionale con altre sette grandi aree tematiche, attraverso metodi di educazione non formale, inclusiva e partecipativa: 1) Ecogiustizia (con Mariateresa Imparato, responsabile Giustizia Climatica Legambiente, Luigi Lazzaro, responsabile Innovazione Industriale Legambiente); 2) politiche europee per la giustizia climatica e sociale (con Mauro Albrizio, responsabile Politiche Europee Legambiente, Pablo Sallabera, CAN, Emma Pagliaruso, YEE, Davide Sabbadin, EEB); 3) mobilità sostenibile (con Davide Sabadin, EEB, Gemma Chiaffarelli, Legambiente Lombardia); 4) ecotransfemminismo (con Angela Balzano, ricercatrice al Dip. di Cultura politica e società dell’Università di Torino, Irene De Marco, Asud); 5) biodiversità (con Antonio Nicoletti, Responsabile nazionale Aree Protette Legambiente, Stefano Raimondi, Responsabile nazionale Biodiversità Legambiente, Silvia Visca, Ufficio Aree protette e Biodiversità Legambiente); 6) attivismo e ddl sicurezza (con Vincenzo Landi, Assemblea No DL Sicurezza Salerno, Gennaro Avallone, Prof. di Sociologia dell’ambiente e del territorio presso l’Università di Salerno); 7) transizione alimentare e benessere animale (tenuto dal Coordinamento Nazionale Giovani di Legambiente).
“Cambiamento che parte dal basso, da una generazione che non accetta compromessi sul futuro – dichiara Mattia Lolli, Responsabile volontariato di Legambiente – Qui costruiamo alleanze, pratichiamo un volontariato che è azione diretta e proposta politica insieme, e rilanciamo con forza la nostra visione: giustizia climatica, diritti sociali, fine dell’era fossile. L’attivismo ambientale oggi è atto politico, è presa di posizione, coraggio di opporsi a un modello di sviluppo ingiusto e immaginare e praticare insieme percorsi alternativi. Da qui parte la mobilitazione verso la COP30, con l’obiettivo di portare all’attenzione della politica internazionale la voce dei territori e delle comunità che si battono per una transizione ecologica che sia anche trasformazione e riscatto sociale”.
“In questi quattro giorni di ascolto, confronto e azione, i giovani ci ricordano con forza che non c’è più tempo per le mezze misure. Gli eventi estremi sempre più frequenti, le disuguaglianze sociali ed economiche aggravate dalla crisi ambientale chiedono una risposta netta, urgente e strutturale – dichiara Mariateresa Imparato, Presidente di Legambiente Campania – Da Paestum rilanciamo un messaggio chiaro al Governo e all’Europa: serve una svolta radicale, basta con l’ambiguità delle false soluzioni come il nucleare e con gli investimenti pubblici nelle fonti fossili. Il futuro è rinnovabile, giusto e partecipato. Questo incontro è la prova che esiste un’altra Italia, fatta di ragazze e ragazzi che scelgono ogni giorno di impegnarsi, costruire alternative e pretendere un nuovo patto intergenerazionale, fondato su giustizia climatica, diritti e pace.”
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