Terremoto Cilento: le scosse sono state due, scuole sgomberate nel salernitano. Geologa Fusi:«Basso Tirreno forte attività vulcanica»

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Terremoto Cilento: le scosse sono state due, scuole sgomberate nel salernitano. Geologa Fusi:«Basso Tirreno forte attività vulcanica»

La notizia ha fatto subito il giro dello stivale. Lanciata dal Tg1 con l’edizione delle 13.30, ha ulteriolmente allertato i cittadini cilentani. Le scosse sono state avvertite fra Salerno e Potenza, in particolare a Sapri, San Giovanni a Piro e Maratea. Nelle ultime due settimane movimenti tellurici sono stati registrati anche nella zona del Pollino.

«Il mio letto si è mosso», così ieri si è rivolta alla nostra testata una donna di Policastro. Le scosse di magnitudo 3 sono state registrate all’1.45, la prima, e alle 5.16, la seconda nella notte di ieri, giovedì 31 maggio. Le persone che hanno avvertito i leggeri movimenti del globo, sono scesi in strada con le immagini dell’Emilia impresse negli occhi. La Protezione Civile della provincia di Salerno, raggiunta telefonicamente dal Giornale del Cilento, è parsa tranquilla, ma ben preparata:«I nostri uomini sono pronti nel caso di intervento, abbiamo uomini divisi nei vari distaccamenti. Se nel caso fosse avvertita una scossa, noi siamo pronti a far evacuare scuole ed edifici pubblici nel più breve tempo possibile».

Il Marsili al largo del Cilento La preoccupazione arriva da un altro fronte. Il vulcano sottomarino sommerso a 150 chilometri dalle coste della Campania, alto più di tremila metri, è il più grande d’Europa. La sua struttura, lunga 70 chilometri e larga 30, può spaventare Il presidente dell’Ingv, Enzo Boschi, ha dichiarato che la paura più grande resta il vulcano Marsili:«Il gigante sommerso potrebbe eruttare o franare in qualsiasi momento». Ipotesi opposta, invece, quella del vulcanologo Franco Italiano:«Non c’è nessun allarme tsunami. E’ stata incaricata una commissione italiana per valutare l’attività dei vulcani sommersi – continua Italiano – qualora ci fosse un rischio concreto per il Marsili verrebbe ovviamente adottata una attività di monitoraggio costante».

Il parere di Nicoletta Fusi lascia perplessi tutti, la geologa sostiene che il Cilento è geologicamente l’opposto dell’Emilia:«Dalla mappa di pericolosità sismica dell’Ingv, la zona del basso Cilento dove è stato avvertito il terremoto non è classificata tra quelle più pericolose e più attive – spiega l’esperta – Al contrario invece dell’Emilia, dove si sta ampliando una catena montuosa, nel basso Tirreno si sta formando un vero e proprio oceano. Quella zona è caratterizzata da intensa attività vulcanica, alla quale potrebbe essere legata anche l’attività sismica. Sono presenti molti vulcani sottomarini, che sono stati oggetto di ricerca di diverse spedizioni oceanografiche scintifiche».

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