Parco del Cilento e Vallo di Diano: scuole in festa per «Tartarugando 2011»

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Parco del Cilento e Vallo di Diano: scuole in festa per «Tartarugando 2011»

Successo di pubblico e idee per l’edizione 2011 di Tartarugando, rassegna organizzata da Legambiente e dal Parco Nazionale del Cilento per la salvaguardia delle tartarughe marine. Una crociata per la difesa delle nostre coste attraverso una campagna di sensibilizzazione, soprattutto per quanto riguarda la specie della tartaruga caretta-caretta che è a rischio d’estinzione a causa della pesca intensiva, dell’inquinamento e degli scarichi abusivi. L’edizione di quest’anno ha visto la partecipazione di più di mille scuole provenienti da tutta Italia, nonchè di oltre 6000 progetti disegnati dagli stessi studenti con pastelli, pennarelli o addirittura con ceramica, materiale riciclato e plastichina. Ieri lunedì 31 ottobre, sono stati premiati i venti progetti più belli, di cui 4 progetti riservati a ragazzi diversamente abili che hanno ricevuto una piccola borsa di studio da 100 euro.
Il concorso di Legambiente è nato nel 2006 a Santa Maria di Castellabate, in seguito alla straordinaria nidificazione di una tartaruga caretta-caretta sulla spiaggia di Ogliastro Marina. Lo spirito di Tartarugando è sintetizzato nelle parole del responsabile di Legambiente Campania, Pasquale Colella: «Da quello straordinario evento naturale, prese il via un concorso di disegno. Oggi Tartarugando non è solo un premio, ma una vera e propria campagna di sensibilizzazione che dura tutto l’anno, che incontra gli studenti, viaggia con la goletta verde, diventa una mostra itinerante per la salvaguardia delle tartarughe ma soprattutto per la valorizzazione della risorsa mare. I tanti disegni giunti, sono un messaggio forte, concreto dei ragazzi ai nostri amministratori e a tutti noi: il mare rappresenta una risorsa per la nostra economia, per il nostro turismo, per l’ambiente e deve essere tutelato in estate ed d’inverno contro la minaccia dei pirati dell’inquinamento, contro i predoni della pesca intensiva, dai clan del cemento selvaggio sulle coste».

 

fonte: corriereonline

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