Intossicazione bimbi Serre: Coldiretti Salerno, chiarire in fretta l’accaduto. Allarmismi danneggiano settore già in difficoltà

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Intossicazione bimbi Serre: Coldiretti Salerno, chiarire in fretta l’accaduto. Allarmismi danneggiano settore già in difficoltà

«La frutta prodotta in provincia di Salerno è assolutamente sicura, rispettando in pieno i limiti imposti dalla legge per l’utilizzo di fitofarmaci, registrando l’assenza, o in alcuni casi, una presenza di residui chimici nettamente inferiore rispetto alla media degli altri paesi europei». E’ quanto afferma la Coldiretti Salerno in una nota, all’indomani dell’intossicazione di una classe di studenti, a Serre. «Bisogna scongiurare episodi di allarmismo che potrebbero, in questo momento, danneggiare il settore delle pesche e nettarine. La campagna ha preso il via proprio da pochi giorni – sottolinea il presidente provinciale Vittorio Sangiorgio – le produzioni ortofrutticole italiane, ed in particolare quelle salernitane, vengono coltivate in maniera genuina rispettando tecniche di coltivazione tradizionale e sfruttando unicamente le caratteristiche pedo-climatiche del territorio di produzione. Per non correre alcun pericolo e’ sufficiente che il consumatore al momento dell’acquisto presti particolare attenzione alla tracciabilità del prodotto, in quanto gli unici rischi provengono da ortaggi d’importazione da paesi extraeuropei dove e’ fatto un largo uso di pesticidi, e dove l’assenza di disciplinari di produzione mantiene bassi i costi permettendo di aggredire i nostri mercati con prezzi competitivi”. “Il sistema dei controlli in provincia di Salerno funziona perfettamente e garantisce la qualità delle nostre produzioni – prosegue Sangiorgio – l’allarme sull’ortofrutta è assurdo e rischia di penalizzare i nostri produttori che continuano a lavorare con il consueto scrupolo, fornendo prodotti di qualità, salubri ed altamente controllati». La produzione di pesche e nettarine, in Campania, si sviluppa su una superficie complessiva di 19.000 ettari che danno origine ad una produzione stimabile in circa 3.800.000 quintali. Sono impegnate nella coltivazione professionale delle pesche in Campania, quasi quattromila imprese e le operazioni colturali di campo, assommate alle successive operazioni di condizionamento, generano sul territorio un’ingente mole di lavoro che, nelle sue forme stagionali o più stabili, riguarda quasi 20.000 posti di lavoro. “E’ bene fare massima chiarezza sulla vicenda occorsa alla classe di studenti intossicati a Serre – precisa Coldiretti – al fine di poter diffondere nell’opinione pubblica informazioni consapevoli e corrette. Il comparto rischia, ingiustamente, di risentire del falso allarmismo che si sta diffondendo a macchia d’olio e che genera ingiustificate preoccupazioni tra i consumatori». Coldiretti Salerno ricorda che la frutta e verdura di stagione sono indispensabili al fine di una corretta ed equilibrata alimentazione che sia ricca di vitamine, fibre e sali minerali; oltre ad essere particolarmente indicate per le diete visto il basso contenuto calorico.

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