L’Unione alto Calore si organizza per gli S.T.O., Caronna: «Non è detto che convenga»

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L’Unione alto Calore si organizza per gli S.T.O., Caronna: «Non è detto che convenga»

Lunedì 30 giugno si sono riuniti a Castel San Lorenzo i sindaci dei paesi dell’Unione dei Comuni ‘Alto Calore’  e degli Alburni (Aquara, Bellosguardo, Campora, Castel San Lorenzo, Castelcivita, Controne, Corleto Monforte, Felitto, Giungano, Laurino, Magliano Vetere, Monteforte Cilento, Ottati, Piaggine, Roccadaspide, Roscigno, Sant’Angelo a Fasanella, Stio, Sacco, Trentinara e Valle dell’Angelo). La riunione è stata convocata ai fini di proseguire la discussione in merito alla costituzione dello S.T.O, sistema territoriale ottimale, ai sensi della legge 5/2014 per la gestione del ciclo integrato di rifiuti, con la quale la gestione verrebbe provincializzata ai fini di un’articolazione per aree geografiche omogene, A.T.O.

Nel corso della riunione sono stati indicati i rappresentanti dello S.T.O individuati in Maurizio Caronna, presidente dell’Unione dei Comuni, e Bruno Ruotolo, vicesindaco di Roscigno. Il comune capofila sarà Roccadaspide in quanto demograficamente più importante. In sede conferenza d’ambito, lunedì l’assessore del comune di Salerno, Gerardo Calabrese, ha invitato tutti i presenti ad organizzare al più presto riunioni sul territorio per la costituzione degli S.T.O.

Per ciò che concerne la gestione dei rifiuti, il ciclo integrato si è avviato il 1 dicembre 2013; i comuni che si ritrovano nel bacino interessato sono 158. Data la complessa orografia del territorio cilentano, è alquanto bizzarro applicare a tutti i comuni la medesima tariffa. I comuni sono stati riuniti in un unico consorzio ove confluiscono territori ad alta problematicità, quelli a nord di Salerno, che offuscano le eccellenze di differenziata dell’entroterra Cilentano. Quest’anno ad esempio Roccadaspide ha raggiunto il 92% di raccolta differenziata, raccogliendo porta a porta anche il vetro. Ancora una volta il sindaco Girolamo Auricchio si è contraddistinto per merito. Il presidente dell’Unione dei Comuni, dichiara: «In questi giorni ci siamo più volte riuniti, noi 9 comuni dell’unione, per valutare la migliore soluzione per una gestione associata dei rifiuti. La legge lo prevede espressamente per i comuni al di sotto dei 3000 abitanti. Non sempre è facile e non è detto che vi sia un dispendio minore di danaro».

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