Camerota, Scarpitta: «L’amministrazione non paga stipendi e inganna su turismo e commercio»

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Camerota, Scarpitta: «L’amministrazione non paga stipendi e inganna su turismo e commercio»

Riceviamo in redazione e pubblichiamo per intero la lettera di Mario Scarpitta, consigliere d’opposizione al comune di Camerota:

«Caro direttore e cari lettori del giornale del Cilento,
sono pienamente consapevole di quanta responsabilità occorre nel denunciare aspetti inaccettabili in un periodo come questo nel quale il nostro territorio ospita turisti nuovi e affezionati, ma sono altrettanto consapevole di quanta responsabilità si deve assumere chi amministra con inganno e finge che tutto va bene quando poi il degrado è sotto gli occhi di tutti. E’ una responsabilità grave credo quella di presentare il territorio di Camerota in queste condizioni appendendosi alla speranza che la nostra gente non veda e che i nostri turisti abbiano le bende agli occhi.

Innanzitutto intendo esprimere la mia solidarietà ai dipendenti comunali e funzionari che hanno avuto la promessa dall’amministrazione di vedersi pagati due stipendi di giugno e luglio entro il 27 luglio, per poi vedersene pagato uno soltanto ampiamente dopo la scadenza. Queste promesse sono state fatte prima durante i comizi e in annunci televisivi e poi, sul pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali è stata sottoscritta dal sindaco anche una lettera inviata addirittura al prefetto. Vengo messo a conoscenza del fatto che è stata necessaria una convocazione da parte del prefetto al sindaco, presumo per ricordare di onorare gli impegni assunti, perchè l’amministrazione si ravvedesse procedendo in tal senso. Ma, ahimè nonostante tutto sarebbe stato fatto soltanto il bonifico di una mensilità e per di più ad agosto inoltrato. Ancora più grave è la situazione dei dipendenti della Yele che stoicamente restano al proprio posto nonostante 20 mensilità arretrate e promesse di pagamento non mantenute. E non sconvolge tanto il fatto che non ci siano le risorse per pagare, fatto questo risaputo a chi ha un minimo di senso di responsabilità e quindi non si è lasciato andare a promesse non onorabili durante la campagna elettorale trascorsa. Sconvolge invece la ormai abitudine alla bugia e all’inganno. Che diventa ancora più insopportabile se si tiene conto che nel prossimo mese di settembre l’ente che ha le casse vuote sarà gravato di ulteriori costi derivanti dagli operatori stagionali assunti per una cambiale elettorale a discapito di altri, attraverso un sistema ormai noto a tutti, disprezzabile non soltanto per la mancanza di trasparenza. Mi chiedo come si potranno pagare quei lavoratori stagionali allora se oggi non si possono pagare quelli della Yele? E la vicenda mi preoccupa per quello che potranno vivere quanti hanno creduto in questi amministratori ed hanno alimentato speranze insieme alle loro famiglie.

Ma c’è di più, c’è il fatto che dopo tre mesi, tra delegati, capigabinetto, consulenti, faccendieri e membri della giunta se ne sono andati via oltre 70 mila euro. Soldi che si potevano spendere per i dipendenti che sono con l’acqua alla gola. Ma la situazione imbarazzante va oltre la casa comunale e riguarda l’organizzazione turistica. Alle porte di Marina di Camerota, nella zona del Mingardo la spazzatura viene raccolta alle 17.00, giusto per far godere a chi torna da mare lo spettacolo e il responsabile Ciro Troccoli se ne fa un vanto. Ma non sarebbe meglio, visto che le strutture balneari hanno la guardiania notturna, far conferire la mattina prestissimo in quell’area, trattandosi del punto piu’ in vista, e magari riorganizzare il piano riservando quell’orario a località meno esposte se proprio non si riesce in mattinata a chiudere il giro del servizio? Che dire del piano traffico, è un cantiere continuo, le strade cambiano come i soldatini del Risiko, senza tenere conto delle esigenze dei commercianti. A volte neppure i residenti sanno quale strada percorrere per potere ritornare a casa. A peggiorare le cose c’è quella che considero essere una situazione che necessita di una organizzazione efficace e rispettosa, ovvero il problema degli ambulanti o vu cumprà. Credo che la loro attività debba essere calibrata tenendo conto delle criticità del momento e delle esigenze dei commercianti che hanno alti costi e scarse entrate. Non porre un limite ad una concorrenza sleale che si ripete alla luce del sole significa essere insensibili e incapaci di trovare il giusto equilibrio. Che dire di quella che fu la Marina delle Barche dove oggi si ammassano tanti residenti nel pochissimo spazio libero? E delle spese folli per parcheggiare? Che dire ancora della meccanizzazione promessa? C’è una totale assenza di organizzazione, il decoro urbano è un sogno irrealizzabile e invece si pensa a prendere in giro la gente e a puntare il dito contro chi dice la verità e denuncia il rischio di un declino inesorabile. C’è chi sventola la bandiera del dovere dire sempre e comunque che tutto va bene, probabilmente dimenticando la rivolta innescata lo scorso agosto quando ci fu il famoso sversamento, unica nota dolente di una estate organizzata come non si vedeva da anni. Il senso di responsabilità mi impone di sottolineare la situazione di crisi economica dell’ente, le cui ragioni vanno molto lontano nel tempo e purtroppo si riferiscono a molti dei protagonisti ancora oggi al potere, che mi da l’obbligo di dire che i problemi non si risolvono con la bacchetta magica. Nemmeno però è accettabile che chi governa finga di non rendersene conto, sperperando risorse e continuando la vecchia politica delle clientele, fregandosene del futuro della nostra gente perchè troppo impegnati sul proprio futuro e su quello dei loro amici. Mi auguro che questa mia denuncia valga a sollecitare al più presto chi di dovere per riconoscere il dovuto a chi lavora».

Mario Salvatore Scarpitta
Consigliere di opposizione



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