Ostigliano pronta ad ospitare ‘Vasci, portuni e pertorse’: 5 serate tra cibo tipico, canti e balli

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Ostigliano pronta ad ospitare ‘Vasci, portuni e pertorse’: 5 serate tra cibo tipico, canti e balli

Ad Ostigliano, entroterra cilentano, da anni dal 10 al 15 agosto, si svolge ‘Vasci, portuni e pertorse’. L’evento giunge alla 25a edizione, organizzato dall’associazione omonima, è volto alla valorizzazione del paese, offredo specialità locali e cilentane. Incentrato nel centro storico del paese, suggestiva location, è possibile ammirare il Palazzo Marchesale che si affaccia sulla piazza dove vi sono alcuni stands che espongono oggetti d’artigianato. Seguendo i vicoli si traccia un itinerario suggestivo tra i ‘vasci’, locali allestiti a seconda dell’utilizzo; alcuni per esposizione di utensili antichi, altri con posti a sedere dove è possibile degustare alcuni piatti tipici del posto: i ‘vicciddi’, delle frittelle di farina con menta, ruta e salvia; panzarotti (ravioli) al sugo di castrato o con pomodoro e basilico, castrato al sugo, salsiccia alla brace e dolci preparati dalle signore del posto. Tutte le serate saranno accompagnate da canti e balli. La manifestazione è una tappa importante a livello storico – culturale, quasi a testimoniare un anniversario di matrimonio tra la popolazione ed il suo territorio. Rimane da dire che la valorizzazione dei borghi cilentani porta con se un aspetto nostalgico, quasi malinconico, mentre “Vasci, portuni e pertose” ha alla base la gioventù ostiglianese, quindi una valorizzazione lungimirante che guarda al futuro.

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