Passa con il rosso a Giffoni Sei Casali ma era ad una sagra a Pisciotta

| di
Passa con il rosso a Giffoni Sei Casali ma era ad una sagra a Pisciotta

Una storia paradossale quella vissuta da Antonio Tomei, infermiere di Pisciotta. Una multa di 350 euro, compresa la mora, e meno 5 punti sulla patente per non essersi fermato con il rosso ad un semaforo di Giffoni sei  Casali il 13 luglio 2013. Peccato che Tomei stesse partecipando alla sagra organizzata dall’Asd Atletico Pisciotta nel proprio paese insieme ad altre 2 mila persone. A meno che Tomei non abbia il dono dell’ubiquità qualcosa non quadra.

Dopo l’amara sorpresa e la notifica della multa Tomei ha chiesto spiegazioni alla polizia municipale di Giffoni Sei Casali e sicuro di aver la ragione dalla sua ha presentato ricorso, sperando anche di conoscere il motivo di tale disguido. Ricorso rigettato e quindi Tomei ha pagato la multa e comunicato i dati per la detrazione dei punti, ma, nel contempo, ha scritto al prefetto: «Questo non è un ricorso e tanto meno una denuncia, ma una semplice rimostranza di un padre di tre figli – si legge nella lettera al prefetto –. Nella vostra bella cittadina io non ci sono mai stato, l’ho vista su Google Maps, quindi non capisco la vostra caparbietà nei miei confronti esercitata anche in Prefettura».

La macchina, quel giorno, non si è spostata da Pisciotta, spiega Tomei: «La mia auto, al momento della ‘vostra violazione’, era parcheggiata davanti la mia casa, a 116 km di distanza per 2 ore e 50 minuti di percorrenza, considerando anche il disagio delle strade nella mia zona. La conferma di tutto ciò è l’elenco dei testimoni che ho prodotto e che voi mai avete ascoltato».

Quindi l’amara conclusione: «Veramente non capisco come una forza di polizia, i nostri tutori, si intestardiscono sulla povera gente senza passarsi la mano sulla coscienza e pensare ad un errore. Mi sento davvero male a pensare che questa è la nostra Italia».

©

Twitter @BiagioCafaro

Consigliati per te

©Riproduzione riservata