Sanità Campania, Caldoro: «Deficit azzerato e attivo di 6,1 milioni di euro». Soddisfatti Cirielli e Baldi

Il governatore Caldoro che, quale commissario ad acta del piano di rientro della sanità in Campania, ha reso noto che il deficit sanitario, nel 2009 con un buco di 853 milioni di euro,  è stato azzerato a fine 2013 ed ora in attico von 6,1 milioni di euro. Soddisfazione dal presidente della III commissione consiliare alle Attività produttive e lavoro Giovanni Baldi, nonché consigliere regionale del gruppo Forza Italia-Pdl il quale dichiara: «Per la prima volta nella storia della Sanità campana è stato azzerato il deficit sanitario. Tutto ciò in presenza di livelli essenziali di assistenza che hanno raggiunto risultati positivi perché l’assistenza è migliorata del 15 per cento come testimoniano le attività funzionali monitorate». «Ora si punta alla fine del commissariamento – ha concluso Baldi- per la quale servono i tempi tecnici ma il dialogo con il ministero della Sanità prosegue anche per avere lo sblocco del turn over con una percentuale maggiore rispetto a quanto previsto per le regioni sottoposte a piani di rientro». 

Soddisfazione anche da Edmondo Cirielli, già presidente della Provincia di Salerno e attualmente deputato per Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale: «Grazie al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, il deficit della sanità è stato azzerato e per la prima volta si ha un attivo di oltre 6 milioni di euro. Una vera e propria impresa. Ora, però, il Governo Renzi riconosca gli sforzi compiuti e sblocchi immediatamente il turn over».
«Gli ospedali – spiega Cirielli – sono al collasso e depotenziati a causa di tale blocco che ha già determinato la chiusura di Agropoli e sta mettendo a rischio la sopravvivenza di altre importanti strutture della provincia di Salerno”.
«Rivolgo, pertanto, un appello a tutti gli amministratori locali e ai parlamentari di maggioranza, sempre pronti a criticare il manager dell’Asl di Salerno, Antonio Squillante, per responsabilità invece derivanti dai precedenti governi regionali del Pd, artefici del sistema debitorio, a sollecitare il Governo Renzi affinché si proceda subito all’azzeramento del blocco del turn over».

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