Dopo la frase sull’Isis e Charlie Hebdo, polemiche sull’assessore Chirico

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Dopo la frase sull’Isis e Charlie Hebdo, polemiche sull’assessore Chirico

Dopo gli episodi dei giorni scorsi sulla satira di Charlie Hebdo riferita al terremoto nel centro Italia, l’assessore al Turismo e Pubblica Istruzione di Teggiano Maddalena Anna Chirico si è lasciata sfuggire un commento che ha scatenato una serie di polemiche. «Poi dici che l’Isis non aveva ragione», ha postato du Twitter la giovane amministratrice all’indomani della vignetta del giornale satirico che il 7 gennaio ha subito un attentato in redazione con decine di morti per aver pubblicato alcune vignette satiriche su Maometto e l’Islam.

La polemica Ad attaccare subito l’assessore il gruppo di minoranza Rinnoviamo Diano: «Essendo venuto a conoscenza di un post dell’assessore Chirico, riguardante le vignette satiriche della rivista francese Chalie Hebdo e susseguenti considerazioni, dichiara di dissociarsi fermamente, stigmatizzando la superficialità e l’inopportunità di atteggiamenti di chi, rappresentando le istituzioni, farebbe meglio a riflettere prima di rendere pubbliche idee che, per il ruolo rivestito, rischiano di coinvolgere in negativo l’intera comunità. Probabilmente si è trattata di una giovanile intemperanza cui il suo sindaco e gli organi del partito al quale l’assessore appartiene farebbero bene a porre in qualche modo rimedio. – continua il gruppo – Il timore è che, tra discorsi di insediamento del sindaco e del presidente del consiglio interamente copiati e assessori che inneggiano all’Isis, si stia assistendo ad una deriva istituzionale su un copione da ‘dilettanti allo sbaraglio’, con performance scadenti alla faccia dei cittadini votanti.
Consideriamo pertanto vergognoso che l’assessore al turismo e all’istruzione del comune di Teggiano, che dovrebbe essere una delle massime cariche comunali ad avere a cuore l’integrazione, tratti in maniera così superficiale un argomento come la libertà d’espressione, e tenti in qualche modo di giustificare un così terribile atto terroristico», conclude il gruppo.

I chiarimenti «Una piccola polemica politica», ha ridimensionato l’assessore. «Sono consapevole di aver commesso un grave errore. – scrive su facebook – Pur indignata per il disprezzo mostrato dai giornalisti francesi, non penso assolutamente che si possa in qualche modo giustificare, o addirittura comprendere, l’azione politico-criminale del pseudo stato islamico e dei suoi fanatici sostenitori. Mi assumo la piena responsabilità di aver scritto un commento del tutto sbagliato, tanto nel linguaggio che nel giudizio conseguente, trasformando uno sfogo emotivo in un commento pubblico». Chiarisce: «Non si tratta certo di un intervento politico che impegna l’amministrazione comunale o il partito, ma di un sentimento personale. Sinceramente mi sono sentita offesa, profondamente indignata verso le vignette che colpivano il nostro dolore nazionale, i nostri bambini, uomini, donne che sono morti sotto le macerie del terremoto. Non mi sembra che all’indomani dell’attentato terroristico in Francia, qualcuno si sia permesso di ironizzare su una strage e tante vittime; anzi c’è stato un momento di solidarietà e di lutto nazionale in tutto il mondo».

L’assessore giustifica la sua frase condannando le vignette sulle macerie del terremoto. «Per questo mi sono sentita profondamente delusa, come europea e cittadina italiana. Proprio per questo, ribadisco con maggiore forza e convinzione, oltre che l’impegno per le vittime del terremoto che abbiamo assunto in questi giorni, l’assoluta condanna verso qualsiasi iniziativa o anche semplice dichiarazione dei fondamentalisti islamici dell’ISIS. Le loro azioni contro le donne in tutto il mondo, contro i civili in Occidente e contro le persone libere nel mondo arabo, dimostrano semplicemente che non sono altro che criminali, privi di giustificazioni politiche e di motivazioni morali. Non c’è terreno di confronto su questa materia, neppure quando sedicenti intellettuali parlano di colpe occidentali, senza avere idea di cosa discutono. – conclude Chirico – Anche per questo sono orgogliosa del nostro paese e delle sue istituzioni, nonostante tanti giudizi ostili, perché rappresentano innanzitutto una terra di libertà e di democrazia, che va difesa sempre e ad ogni costo».

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