Ancora a rischio la Mingardina, mare e pietre invadono la strada (FOTO)

Ancora problemi lungo la strada che collega Marina di Camerota e Palinuro. La Mingardina si sgretola. Frane, smottamenti e la strada scivola verso il mare. Le onde invadono le carreggiate. I pericoli per gli automobilisti sono sempre più incombenti. La burocrazia è lenta al pari degli enti e dei politici. L’arteria è di competenza provinciale, ma da palazzo Sant’Agostino fanno sapere «che mancano i fondi». Il 7 dicembre l’ultimo episodio: la montagna è venuta giù per l’ennesima volta lungo l’altro tratto di Mingardina, quello che dalla stazione di San Severino di Centola conduce al bivio di Palinuro. Prima del ponte che passa sopra al fiume Mingardo, un corso d’acqua ha cambiato la propria direzione a monte provocando una frana che ha invaso la carreggiata direzione Poderia. Questa è la spiegazione che è stata fornita ai cronisti dalla polizia provinciale giunta sul posto insieme al capitano dei vigili urbani di Camerota e ai tecnici dell’Anas. La strada in quell’occasione non è stata chiusa. A distanza di un mese esatto il cumulo di fango e pietre circondato dai birilli di segnalazione è ancora lì. Nessuno ha preso provvedimenti.

Domenica, invece, le forti piogge che si sono abbattute su tutto il Cilento hanno arrecato ancora danni alla strada. Verso Marina di Camerota, all’altezza dello scoglio della Vela, il mare continua a scavare sotto il manto stradale. L’asfalto si sgretola e il guard rail è in bilico. La recinzione installata l’inverno scorso è stata abbattuta dalle onde. Le stesse onde spingono le pietre che invadono la carreggiata. Gli automobilisti che transitano in quella zona sono costretti a rallentare di colpo. Al momento la strada è priva di qualsiasi tipo di segnalazione. Chi viaggia su un due ruote deve aspettare il momento giusto per attraversare il tratto pur di non correre il rischio di essere travolto da un’onda. C’è bisogno di un intervento urgente. La strada è in pericolo e dopo le feste inizia ufficialmente il conto alla rovescia per il ponte della Pasqua, prima, e per la stagione estiva dopo.

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