A Camerota si discute dell’Area Marina Protetta. Una mostra fotografica racconta “L’anima del mare”

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A Camerota si discute dell’Area Marina Protetta. Una mostra fotografica racconta “L’anima del mare”

Nella mattinata di domenica si è svolto un incontro a Marina di Camerota intitolato “Forum del Mare”. L’evento è stato organizzato dalla Vas Onlus- associazione nazionale che da oltre un decennio è impegnata in opere di sensibilizzazione ambientale e di salvaguardia del patrimonio marino e costiero, contribuendo con diverse iniziative alla valorizzazione delle Aree Marine Protette- e la Direzione per la Protezione della Natura del Ministero dell’ambiente, insieme al Comune di Camerota e al Parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. Tale iniziativa è stata concepita come spazio da sfruttare per raccogliere proposte e affrontare le problematiche relative alla realizzazione dell’Area Marina Protetta Costa degli Infreschi di prossima istituzione.

In questo quadro, è stata organizzata dal Comune di Camerota una mostra fotografica dal titolo “L’anima del mare”. L’esposizione è stata collocata davanti ai locali della Pro loco, nella zona del porto di Marina; le istantanee presentate al pubblico, in bianco e nero, sono per la maggior parte cristallizzazioni di momenti di vita lavorativa dei pescatori del posto, immortalati nelle più disparate azioni quotidiane. Tutte le foto in questione appartengono a persone di Marina di Camerota e alcune di queste risalgono a una cinquantina di anni fa; le immagini esposte esprimono in maniera direttamente percepibile la fatica quotidiana, nonchè la straordinaria sinergia tra uomo e mare, quel rapporto simbiotico che in definitiva è il nucleo fondante di una comunità che dal mare e per il mare trae il senso della propria esistenza.

L’istallazione è stata curata da Teresa Esposito, Marianna Scarpato, Salvatore Saggiomo, Giorgio Iannuzzi e Domenico Caiazzo; essi hanno sottolineato il senso fecondo dell’iniziativa fotografica, esprimendolo come la necessità di proiettare la comunità di questi luoghi verso il futuro, tenendo ben presente il patrimonio culturale e storico da cui si proviene. Un patrimonio che è appunto espressione di ciò che si vede nelle foto della mostra “L’anima del mare”, inteso come retaggio imprescindibile da portare con se in quel faticoso e ancora lento percorso di sviluppo sociale ed economico necessario ad una qualsiasi visione di crescita futura. I curatori della mostra hanno manifestato la volontà di realizzare altre iniziative di questo genere, nella prospettiva di un risveglio e di una inversione di tendenza, rispetto ad un territorio che da troppi anni pare adagiarsi sulla costatazione inerme di un inesorabile declino sociale, oltre che morale ed economico.

In questo senso, “l’anima del mare” suona come qualcosa di profondo da riscoprire, come punto di partenza per la costruzione di un progetto che abbia come obiettivo l’impresa affascinante di salvare una comunità moribonda dal virus letale dell’indifferenza.

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