Rofrano, la chiesa Santa Maria dei Martiri apre le porte alla cultura. Il progetto dell’associazione Mutazione

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Rofrano, la chiesa Santa Maria dei Martiri apre le porte alla cultura. Il progetto dell’associazione Mutazione

Un laboratorio teatrale per grandi e bambini, una sede di incontri e dibattiti, un centro polifunzionale dedicato alla cultura; queste le possibilità che la chiesa Santa Maria dei Martiri di Rofrano potrebbe offrire alla cittadinanza. 

A spiegarlo è l’associazione Mutazione, l’organizzazione giovanile no profit che da alcuni anni opera nel Cilento per far conoscere e riscoprire il proprio territorio attraverso eventi culturali, tra i quali il più importante “MutArte”, il concorso artistico per giovani creativi ed artisti emergenti.

L’associazione, già durante la preparazione della prima edizione, ha riscoperto nella chiesa di Santa Maria dei Martiri un grande patrimonio artistico e culturale al punto da diventare un museo temporaneo.

“La sua storia millenaria si è evoluta sino ai giorni nostri, passando dalla razzia delle sue opere d’arte religiose, all’abbandono della struttura alle usure del tempo; dalla ristrutturazione del perimetro esterno, all’utilizzo della stessa come deposito. – spiega l’associazione rofranese – Di fronte al fascino dell’antica struttura abbiamo pensato di utilizzarla come museo temporaneo e, dopo aver ottenuto il consenso del parroco del posto, è stata allestita la sede espositiva agli inizi di luglio 2010.”

“Alla prima apertura delle porte della Chiesa – spiega ancora – lo scenario è stato estremamente sconcertante: una struttura all’esterno moderna e ristrutturata, all’interno invece rovinata, polverosa, depositaria di rifiuti vari, lasciata alla mercé del naturale disfacimento, un vero e proprio deposito”.

“Il problema principale era, ed è, la pavimentazione asimmetrica, cadente, non poco insita di pericoli: buche e dislivelli causati dall’usura e dal cedimento della pavimentazione in cemento; una fossa utilizzata anticamente per la deposizione delle salme, oggi priva di protezioni ed ostruita da rifiuti di vario genere. Onde evitare pericoli per i visitatori del museo, dopo la migliore pulizia delle mura, dell’altare e del pavimento, abbiamo costruito un palchetto in tavolato poco rialzato (rivestito con moquette), per ricoprire la pavimentazione. Nonostante non fosse opera di esperti del settore, lo stesso ha reso l’accesso al museo più favorevole al pubblico”, spiega ancora l’associazione.

Una livellazione del pavimento, dunque, potrebbe rendere ancora più pratico e sicuro l’utilizzo della struttura. L’idea dell’associazione è quella di costruire un tavolato smontabile, ricoperto di moquette rossa, che possa rendere più accessibile la chiesa e le faccia assumere il ruolo di struttura fruibile per scopi più alti rispetto all’attuale, eliminando una volta per tutte il ruolo di deposito.

Pertanto lancia un appello ai cittadini di Rofrano: “Siamo certi che l’amore dei rofranesi per la chiesa sia tale da rendere possibile la realizzazione di questo progetto e confidiamo, quindi, nell’aiuto di tutti attraverso un piccolo contributo”.

Ancora una volta un’Italia migliore, quella dei giovani che credono nel loro territorio e ci mettono la faccia; è quell’Italia che, forse, dovrebbe sedere le poltrone della politica e del governo.

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