Strage a Genova, nave abbatte torre del porto: tre morti e sei dispersi. Si cerca anche un cilentano

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Strage a Genova, nave abbatte torre del porto: tre morti e sei dispersi. Si cerca anche un cilentano

Strage nella notte nel porto di Genova. La torre di controllo è stata abbattuta da un portaconteiner. Il grattacielo di cemento e vetro alto 54 metri è crollato. La nave Jolly nero stava uscendo dal porto per raggiungere Napoli. Secondo una prima ricostruzione dell’incidente, uno dei motori della portacontainer si è bloccato improvvisamente costringendo la nave a sbandare verso terra. Sono sei i morti e quattro i dispersi in mare. Più passano le ore e più le speranze di ritrovarli vivi diminuiscono. La nave è stata posta sotto sequestro e il comandante interrogato dal magistrato. Si indaga per omicidio colposo plurimo.

Tra i dispersi in mare c’è anche un militare della guardia costiera originario di Santa Marina. Si chiama Francesco Cetrola e al momento dell’impatto si trovava all’interno della sala operativa della capitaneria di porto. La comunità di Santa Marina si è stretta intorno alla famiglia del giovane militare in attesa di notizie. Sommozzatori dei vigili del fuoco hanno scandagliato il fondo del porto per tutta la notte, mentre decine di uomini del soccorso lavorano per rimuovere le macerie della torre e delle due palazzine della capitaneria crollate dopo l’urto. Si opera anche con l’ausilio di un pontone, in condizioni difficili. Le persone ferite si sarebbero salvate perchè sono riuscita a gettarsi in acqua prima dell’impatto tra la nave e la Torre di controllo. Dei dispersi, tre sarebbero rimasti imprigionati all’interno dell’ascensore della torre, poi finito o in acqua o sepolto dalla macerie.

IL COMMENTO DEL SINDACO DI SANTA MARINA

Aggiornamento ore 11.10 Salgono a cinque le vittime. Repubblica scrive che il primo morto identificato è una guardia costiera di 30 anni, di Rapallo, Daniele Frantantonio. Le altre due vittime sono il sottufficiale Davide Morella, 33 anni, di Bisceglie, militare della Capitaneria di porto di Genova; e Michele Rabazza, 31 anni, di Livorno, del corpo piloti di Genova. Le altre vittime sono Marco De Candursio, 35 anni di Lavagna e poi Gianni Jacoviello, 35 anni, di La Spezia.

Aggiornamento ore 11.17 Al Molo Giano si continua a lavorare per cercare di liberare la banchina da ciò che resta della torre di controllo. La torre alta 54 metri è crollata questa notte seppellendo tutti coloro che c’erano al suo interno, 13 persone.

Aggiornamento ore 11.26 Dal sito del Corriere della Sera si legge che sono quattro le persone ricoverata all’ospedale di Genova. Due sono in condizioni molto gravi.

Aggiornamento ore 11.31 Sono sette le vittime certe della sciagura nel porto di Genova. Lo annunciano le maggiori agenzie stampa e i quotidiani nazionali. Quattro feriti ricoverati all’ospedale, due gravi. SkyTg24 rivela che una delle sette vittime sarebbe donna ancora da riconoscere e tre sono le persone disperse.

Aggiornamento ore 11.45 SkyTg24: «Due feriti hanno riportato traumi e ferite. La prognosi e di trenta giorni, sono stati sempre coscienti. Altri due sono gravi. Uno desta particolari preoccupazioni».

Aggiornamento ore 11.57 Da CorriereTv si apprende che i morti sarebbero saliti a nove. Tra i dispersi ci sarebbe uno vivo sotto le macerie. Si cerca di recuperarlo

Aggiornamento ore 12.03 Da SkyTg24 si apprende che è stato ritrovato vivo uno dei dispersi: Maurizio Potenza, 50 anni centralinista della torre. Ma è grave. Trasportato d’urgenza in ospedale. A darne la notizia è il figlio a uno dei giornalisti di Sky.

Aggiornamento ore 12.20 Nessuna notizia di Francesco Cetrola, il cilentano disperso. Le vittime accertate sono cinque e non più sette, quattro feriti in ospedale. Trovato vivo uno dei dispersi. Aperta inchiesta contro ignoti. Sequestrato il marcantile.

Aggiornamento ore 12.37 Il bilancio sale a sei vittime accertate. L’ultima è stata ritrovata dai vigili del fuoco incastrata tra le macerie della torre. Ancora non è stata riconosciuta.

Aggiornamento ore 13.03 Il bilancio ufficiale sale a sette morti accertati. Due dei quali ancora non riconosciuti. Il numero dei dispersi non è chiaro: sarebbero due o forse tre. L’incertezza del dato è dovuta al fatto che al momento della tragedia nella torre era in corso il cambio dei lavoratori e quindi non si sa quante persone di preciso erano all’interno degli uffici. Continuano le ricerche.

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