L’Asl Salerno taglia ancora: da novembre niente soldi per analisi e visite

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L’Asl Salerno taglia ancora: da novembre niente soldi per analisi e visite

La querelle per la chiusura dell’ospedale di Agropoli si è protratta per diversi mesi. I cittadini, penalizzati, hanno dovuto assistere al botta e risposta tra gli enti e la direzione generale sanitaria di Salerno. Sulla scacchiera dove si sono tenuti i giochi, hanno occupato i posti principali il sindaco di Agropoli Alfieri e il direttore dell’Asl Squillante. In mezzo il comitato pro ospedale. Cittadini e sindaco si sono visti affiancare da altri sindaci del Cilento, non tutti, ma quelli che rappresentano i comuni che ruotano intorno a quel plesso ospedaliero oggi divenuto Psaut. Stessa sorte sta per toccare al Saut di Gioi: il sindaco Salati ha incontrato Squillante. Ma, come nel primo caso, anche in questo il manager dell’Asl pare non voler sentire altre ragioni, nemmeno quelle che espongono gli esponenti del Pd regionale. Il Saut di Gioi sarà tramutato anch’esso in una postazione medica indebolita con ambulanza senza medici a bordo. I danni ricadranno non solo sul comune di Gioi Cilento, ma su tanti altri che usufrivano della postazione.

Ma pare che l’Asl Salerno non voglia fermarsi, infatti ha anche adottato la delibera di razionalizzazione dei tetti di spesa per i centri privati sanitari accreditati. E dalla fine di ottobre, a conti fatti, saranno bloccate le assistenze esterne, dalle analisi cliniche alle visite mediche, presso i centri privati. Le organizzazioni di categoria hanno già manifestato la preoccupazione per quanto accaduto. Ma l’Asl, in sostanza, ha recepito una indicazione della Regione Campania che sta cercando di limitare la spesa sanitaria complessiva riducendo di circa nove milioni il tetto limite. Ma in queste ore, a Napoli, sia Caldoro che il sub commissario Morlacco sono al lavoro per cercare di limitare i danni e garantire almeno un’altra quota di fondi da destinare alla sanità.

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