Degrado e rifiuti nel cuore del Parco, parte l’ennesimo esposto

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Degrado e rifiuti nel cuore del Parco, parte l’ennesimo esposto

Ancora una volta degrado e rifiuti nel cuore del Parco nazionale del Cilento. Sembra non sia bastato l’esposto presentato lo scorso 30 ottobre, presentato dall’attivista Paolo Abbate. L’isola ecologica di Vibonati versa ancora in pessime condizioni. Rifiuti di vario tipo e genere infestano i terreni antistanti il sito, immondizia che spesse volte viene anche bruciata. A testimonianza di ciò Abbate parla proprio di «alberi bruciati per accensione di fuochi». Sperando di veder migliorata la situazione, l’attivista è tornato sul posto per verificare le condizioni del sito che a quanto pare risultano addirittura aggravate vista la presenza di «liquidi marroni e nauseanti versati a terra». Anche in questo caso l’ambientalista ha inviato l’ennesima segnalazione agli «organi competenti». Sono molti i siti degradati nella zona del Parco. Basti solo pensare in che condizioni si trovano le piazzole di sosta di alcuni tratti della strada Cilentana o della Mingardina oppure la situazione dei corsi d’acqua nei pressi dei depuratori. Diversi episodi, denunciati da Abbate, che gettano criticità sull’attenzione che le istituzioni, ma soprattutto i cittadini del Parco, hanno per l’ambiente e la natura che è una delle vere fonti di ricchezza di questo territorio.

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