Camorra, il bilancio di fine anno dell’Antimafia: nel salernitano 7 milioni confiscati e dodici persone in manette

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Camorra, il bilancio di fine anno dell’Antimafia: nel salernitano 7 milioni confiscati e dodici persone in manette

La Direzione Investigativa Antimafia di Salerno ha pubblicato il bilancio delle operazioni portate a termine nell’arco dell’anno solare appena trascorso. Il tenente colonnello Francesco Saponaro ha dichiarato che sono oltre 7 i milioni di euro confiscati in beni alla camorra. Nel salernitano sono stati ottantaquattro i cantieri edili controllati e sette società sono state interdette per infiltrazioni mafiose. La maggior parte degli arresti è avvenuta a nord di Salerno, nella zona fra Nocera, Angri e Pagani. Dodici le persone finite in manette e circa ottanta quelle denunciate.

Il bottino è cospicuo ed è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa tenuta a Salerno dal responsabile della sezione. Il colonnello Saponara ha sottolineato come resta alta l’attenzione sui piccoli cantieri ancora aperti sull’autostrada Salerno – Reggio Calabria. Dal prossimo 13 febbraio, con l’entrata in vigore del nuovo codice delle leggi antimafia verrà attivata anche la nuova Banca dati che consentirà agli investigatori della Dia di acquisire notizie su ditte e società appaltanti in tempo reale.

Nel Cilento l’ultimo arresto riguardante la camorra risale al mese di dicembre, quando Felice Balsamo, 58enne originario di Padula ma da tempo residente a Sala Consilina, venne sorpeso dalla Dia e riconosciuto come un soggetto facente parte del clan Maiale radicato in Eboli e Battipaglia. I soldi che Balsamo aveva furono sequestrati perchè ritenuti proventi da illeciti attività. Al 58enne di Padula furono sottratti anche beni materiali per un valore di circa 500mila euro.

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