Nel golfo di Policastro si parla di Unione dei Comuni: l’ok da Sapri, Ispani e Vibonati

Un passo che richiede tempo e valutazioni approfondite, ma per Sapri e Vibonati c’è già la disponibilità ad accogliere la proposta lanciata dal sindaco di Ispani, Edmondo Iannicelli. «I piccoli comuni, a causa dei ripetuti tagli da parte dello Stato Centrale, sono sempre più costretti a ridurre i servizi all’utenza. Per questa ragione – ha spiegato il primo cittadino – è necessario avviare un serio confronto politico coinvolgendo tutti i comuni ricadenti lungo la fascia costiera del golfo di Policastro che vivono le medesime problematiche. Questioni che allo stato attuale ognuno di noi non può gestire in maniera autonoma». Il sindaco di Ispani ha lanciato la proposta di fusione ai Comuni del golfo di Policastro, tra i quali c’è Vibonati, Santa Marina, Torraca, San Giovanni a Piro e Sapri.

La proposta è stata accolta da Giuseppe Del Medico, sindaco di Sapri. «L’Unione dei Comuni – ha spiegato il primo cittadino – è la risposta immediata, la fusione, il punto di arrivo attuabile solo attraverso una nuova politica di governance. L’Unione di comuni rappresenta a mio avviso, nell’ambito dei principi generali di regolazione della cooperazione interistituzionale inseriti nel Testo unico sull’ordinamento delle autonomie locali, una possibile risposta per fronteggiare alcune delle criticità tipicamente espresse dai piccoli comuni». «L’Unione di comuni – sottolinea ancora Del Medico – deve essere costruita attraverso un percorso nel quale si confrontano più coalizioni di interessi a partire dall’innesco delle volontà politiche, determinato da un gruppo locale di agenti del cambiamento. In tale direzione – ha continuato – la sollecitazione del Sindaco di Ispani può e deve essere raccolta, è necessario dare continuità all’esperienza dei Comuni di Sapri, Vibonati e Torraca che hanno già attivato la gestione associata della polizia municipale. Nei prossimi giorni – ha concluso Del Medico – chiederò ai Sindaci del Golfo di Policastro di incontrarci per aprire un tavolo di confronto per valutare la volontà delle istituzioni a costruire un nuovo modello di governance, che sia in grado di dare risposte serie ai cittadini per migliorare i servizi, ridurre gli sprechi e aumentare la competitività territoriale».

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