Marijuana coltivata per uso personale: si va verso la depenalizzazione

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Marijuana coltivata per uso personale: si va verso la depenalizzazione

E’ accaduto ieri a Camerota e accade sistematicamente nel Cilento come nel resto d’Italia, d’Europa e del mondo. Ma attorno all’uso della marijuana ci si continua a dividere tra proibizionisti e non. Mentre si fa strada l’ipotesi che la depenalizzazione della coltivazione per uso personale di marijuana possa essere presto realtà in molti paesi europei ed anche nord e sud americani. A renderlo noto, questa mattina, è un articolo del settimanale l’Espresso che spiega come i giudici della corte costituzionale si dovranno presto pronunciare dopo che il tribunale della corte d’Appello di Brescia ha spedito loro le carte, a seguito del pronunciamento in favore di un commerciante sorpreso in casa con piantine coltivate e 20 grammi nel cassetto. Di lui, in processo, non è stato possibile – scrive l’Espresso – provare nessuna attività di spaccio motivo per cui i suoi legali, dopo avere ricostruito un gran numero di sentenze, hanno costruito la difesa attorno al concetto secondo il quale, a seguito del referendum del 1993 l’uso personale di droga non costituisce reato, ma prevede una sanzione amministrativa per il consumatore, pertanto la coltivazione, che invece lo è – come confermato anche dalla Cassazione a sezioni unite nel 2008 – non dovrebbe essere considerata reato poichè viola un diritto fondamentale dell’uomo, il principio di uguaglianza. La corte d’Appello ha quindi accolto le motivazioni della difesa del commerciante stabilendo che è ora di rivedere la legge. Quindi hanno rimesso gli atti alla corte Costituzionale. La corte d’Appello ha specificato che i coltivatori di marijuana per uso personale non vanno ad intaccare la legge antidroga che consiste nel «combattere il mercato della droga che pone in pericolo la salute pubblica, la sicurezza e l’ordine pubblico nonchè il normale sviluppo delle giovani generazioni». Se accadrà che la Consulta dovesse condividere quanto espresso dalla corte d’Appello, confermandolo, sarà possibile coltivare per uso personale marijuana, senza costituire reato. Intanto l’ordinanza datata 10 marzo – come scrive ancora L’Espresso – è stata trasferita anche alla presidenza del Consiglio dei ministri e ai presidenti delle due camere. Insomma la detenzione ai fini di spaccio potrebbe continuare a costituire reato. Ma coltivarla per se no. 

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