Devastato il porto naturale degli Infreschi a Camerota

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Devastato il porto naturale degli Infreschi a Camerota

Una pugnalata dritta al cuore del Cilento. E’ stato devastato il porto naturale degli Infreschi. E’ stato distrutto un posto dove la natura era rimasta incontaminata. Un posto selvaggio. La meta preferita dei turisti di Marina di Camerota. E’ stato devastato senza un perchè. E’ stato devastato «per gioco» dichiara chi indaga sul caso. Sullo scoglio con la vernice si legge «P. Infreschi Lentiscosa».

Raid vandalico Porto Infreschi può essere raggiunto sia via mare che dalla collina sovrastante tramite un sentiero sterrato, territorio della frazione Lentiscosa. A picco sul porto sorgono varie abitazioni di proprietà dei cittadini di Lentiscosa. Sono seconde case, il più delle volte, dove le persone vanno per trascorrere il week-end lontano dal paese oppure i giorni festivi in genere. Alla vista la spiaggetta di Porto Infreschi appare, attualmente, come uno spazio dove delle persone sono state accampate e, una volta terminato il soggiorno, hanno distrutto tutto ciò che capitava a tiro. Una palizzata in legno è stata incendiata. Le pareti del costone roccioso annerite dalle fiamme. Proprio quelle rocce dove sboccia la famigerata Primula di Palinuro, specie protetta sia a livello regionale che comunitario. Addirittura i vandali, ancora ignoti alla legge, hanno sradicato un grosso albero e dopo lo hanno incendiato. E’ stata sfondata la porta del deposito del “Pirata”, colui che in estate prepara da mangiare ai turisti direttamente in spiaggia, e il frigorifero del bar è stato distrutto. Per concludere, come per lasciare una firma, chi ha compiuto questo gesto folle ha pensato di imbrattare uno scoglio con una bomboletta spray. Dal web si legge che «per rimuovere la vernice spray dagli scogli o da superfici dure come il marmo, c’è bisogno dell’acetone oppure con dell’etere etilico o di petrolio».

L’INCHIESTA – Porto Infreschi, la cappella di San Lazzaro circondata da escrementi

La guardia costiera «Le indagini sono partite – ha dichiarato il comandante della capitaneria di porto di Marina di Camerota Amleto Tarani – abbiamo fatto un sopralluogo sul posto e la situazione è davvero critica. Nelle prossime ore – continua Tarani – interrogheremo i proprietari delle case ubicate sulla collina, speriamo abbiano visto qualcosa». Il comandante si rivolge poi al sindaco Romano: «Mentre noi indaghiamo sarebbe opportuno – conclude Tarani – che il Comune ripristini lo stato dei luoghi, soprattutto per i turisti che con la primavera cominciano a popolare questo piccolo paradiso incastonato fra la natura».

Riunione straordinaria Intanto al comune di Camerota questa mattina, sabato 13, si è tenuta una riunione per discutere di ciò che è avvenuto al Porto degli Infreschi. Abbiamo raggiunto telefonicamente il sindaco Romano che ha rassicurato: «Organizzeremo una o più giornata ecologiche – ha detto il primo cittadino – insieme alle associazioni ambientaliste del territorio per ripristinare lo scempio di Porto Infreschi e curare anche posti come la spiaggia del Pozzallo e Cala Bianca che sono il cuore dell’area marina protetta».

Una multa al «Pirata» Dal comune fanno sapere, inoltre, che il 19 marzo scorso dopo un sopralluogo sulla spiaggia degli Infreschi, i vigili urbani hanno multato il proprietario della concessione con un verbale di 300 euro. La motivazione che si legge nella nota, inviata per conoscenza anche all’ufficio del Demanio Marittimo, è la seguente: «Il verbale è stato elevato per abbandono di rifiuti non pericolosi in area marina protetta».

Il paese arrabbiato La notizia ha fatto subito il giro di Marina di Camerota. La gente è dispiaciuta, ma nello stesso tempo arrabbiata e fiduciosa del lavoro degli inquirenti che indagano sul caso. «Vogliamo sapere chi è stato – insorgono i pescatori – quel posto è nel cuore e nella mente della gente di Marina e di tutti quelli che lo hanno visitato anche solo per una volta. Non è possibile che accadono cose del genere – continuano – noi dovremmo difendere il nostro territorio, invece c’è chi lo deturpa e compie gesti screanzati».

Cos’è l’area marina protetta? L’area marina protetta costa degli Infreschi e della Masseta è stata istituita nell’ottobre del 2009 nel mezzo del parco nazionale del Cilento. Il posto, così conosciuto in Italia, ospita molto spesso barche extralusso e vanta numerose presenze vip. Gli ospiti devono però rispettare accorgimenti rigorosi pur di preservare quel «paradiso terrestre» incastonato nella roccia e ricoperto dal verde della macchia mediterranea. E’ vietato quindi l’ancoraggio, bisogna attraccare alle boe per non distruggere la posidonia marina, pianta acquatica protetta. E’ vietata qualsiasi attività di cattura, raccolta e danneggiamento delle specie animali e vegetali. L’area marina protetta è gestita dall’ente Parco nzionale del Cilento e la sorveglianza è affidata alla capitaneria di porto unitamente ai vari organi di polizia locale delegati nella gestione dell’area.

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