Cocaina dall’Argentina alla Campania nascosta nelle piante tropicali, dieci arresti. Sequestri anche a Capaccio e Altavilla

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Cocaina dall’Argentina alla Campania nascosta nelle piante tropicali, dieci arresti. Sequestri anche a Capaccio e Altavilla

La guardia di finanza di Napoli, nell’ambito di indagini coordinate dalla direzione distrettuale Antimafia, ha dato esecuzione, su tutto il territorio nazionale e con la collaborazione di altri reparti, a dieci ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip del tribunale di Napoli, nei confronti di altrettanti pericolosi soggetti indagati per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Si tratta di una banda di narcotrafficanti del Vesuviano che importava ingenti quantità di cocaina dal Sud America nascondendola in cavità scavate nei tronchi di piante tropicali che poi venivano importate in Italia. Sette le persone arrestate in Campania e tre in Argentina. Sono stati sequestrati beni per 2 milioni e centomila euro, tra cui 18 immobili nelle province di Salerno, Napoli e Padova, 4 automobili, due aziende agricole, conti correnti e orologi costosi. In Argentina, invece, sequestrati 88 chili di cocaina. Sequestri di immobili anche a Capaccio e Altavilla Silentina.

Nel corso delle indagini, iniziate nel 2010, sono stati sequestrati 200 kg di cocaina a Vado Ligure. L’attività investigativa si è avvalsa delle dichiarazioni di un ex affiliato al clan di camorra dei Fabbrocino, attualmente collaboratore di giustizia, che teneva i collegamenti tra Vesuviano e Sud America. La banda era capeggiata da Giuseppe Esposito, Sergio Fattorusso, Eugenio Annunziata e Antonio Ambrosio; gli aspetti logistici erano curati dall’imprenditore Carmine Manna e da un insospettabile medico, Antonio Franza, che, insieme al pentito di camorra, svolgeva il ruolo di anello di collegamento con l’Argentina. La cocaina veniva occultata nelle cavità dei tronchi di piante tropicali (tipo «palo borracho») e trasferita nel vivaio della moglie del medico, risultata estranea alla vicenda. Il professionista provvedeva materialmente all’estrazione della droga. I finanzieri di Napoli hanno stimato che, complessivamente, dal 2010 a oggi, i narcotrafficanti hanno fatto arrivare nelle piazze di spaccio del Vesuviano circa 200 chilogrammi di cocaina.

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