Un museo dedicato alla tradizione, a Monte San Giacomo nasce quello dell’arte contadina e pastorale

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Un museo dedicato alla tradizione, a Monte San Giacomo nasce quello dell’arte contadina e pastorale

La biblioteca comunale “Gherardo Marone” di Monte San Giacomo sarà presto arricchita dal “Museo Civico dell’Arte Contadina e Pastorale”. L’iniziativa, ideata dal Comune di Monte San Giacomo guidato dal sindaco Raffaele Accetta e dal Direttore della Biblioteca Angelo Sica, rappresenta un nuovo importante tassello per la valorizzazione della biblioteca del piccolo comune valdianese, ed è ispirata dalla volontà di tramandare le proprie radici ed il proprio passato anche e soprattutto alle nuove generazioni. A questo scopo è iniziata a Monte San Giacomo la raccolta di oggetti, utensili, attrezzi, indumenti ed altro, che verranno utilizzati per l’allestimento del Museo Civico. «Chiunque voglia contribuire con propri oggetti alla costituzione del Museo –evidenzia il sindaco Raffaele Accetta- può farlo rivolgendosi: presso la sede del Comune di Monte San Giacomo, al responsabile incaricato del procedimento Fasanella; presso la Biblioteca Comunale Gherardo Marone, al direttore Angelo Sica; o anche presso la Chiesa Madre di Monte San Giacomo, al parroco Don Agnello Forte». All’atto della consegna degli oggetti destinati al Museo Civico, sarà compilata una apposita scheda di catalogazione contenente tra le altre cose il nome del bene, le caratteristiche fisiche, l’autore, la datazione, la proprietà, lo stato di conservazione e le relative notizie storiche. Le notizie acquisite saranno fedelmente riprodotte accanto all’oggetto, nell’esposizione allestita presso il Museo Civico Sangiacomese. Il Museo sarà strutturato attraverso la riproposizione di vari ed articolati ambienti, riprodotti così come erano una  volta. «La civiltà – sottolinea Angelo Sica, direttore della Biblioteca Gherardo Marone – è iniziata quando l’uomo ha cominciato a camminare su due gambe e ad utilizzare le mani per produrre gli oggetti da adoperare per le sue attività. Ecco perché gli oggetti sono così importanti: raccontano la storia dell’uomo».

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