Piano rifiuti regione Campania: l’”emendamento (s)Fortunato”

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Piano rifiuti regione Campania: l’”emendamento (s)Fortunato”

I primi dubbi. Lunedì 16 gennaio è stato approvato il Piano regionale sulla gestione dei rifiuti urbani in Campania ma alcuni dubbi si stanno sollevando sull’interpretazione del piano e degli emendamenti, soprattutto in merito alla possibilità di costruire impianti e discariche nel territorio del parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

L’emendamento Fortunato diventato indirizzo di giunta? I misteri si infittiscono se si ascoltano le dichiarazioni di Fortunato che vorrebbero che il sub sub emendamento del consigliere regionale di Santa Marina, Giovanni Fortunato, sia passato come indirizzo di Giunta, nonostante sia stato bocciato in seguito ad un contro emendamento di Luigi Cobellis: “E’ paradossale- dichiara Fortunato in merito – che il mio sub-sub emendamento è stato prima bocciato ed un attimo dopo approvato all’unanimità, compreso il voto favorevole di Cobellis, come atto d’indirizzo ed integrato al subemendamento presentato da Antonio Valiante ed altri consiglieri del Pd”.

Dichirazioni che stridono con quelle di Cobellis. L’emendamento è stato inizialmente bocciato e in meritò a ciò Luigi Cobelli questa mattina ha inviato una nota dove manifesta la sua soddisfazione per, appunto, la bocciatura dell’emendamento di Fortunato: “In questo quadro, voglio sottolineare la soddisfazione per la bocciatura di un emendamento a firma di Giovanni Fortunato che avrebbe eliminato i vincoli di tutela nelle aree parco, favorendo la possibilità che tali aree venissero usate per posizionare impianti di smaltimento o discariche – ha aggiunto Cobellis –. Si tratta di una vittoria per tutto il Cilento, che premia gli sforzi dei comitati e di chi, come me, si è battuto in aula. Insieme abbiamo evitato che il nostro territorio venisse deturpato”.  

Il sub sub emendamento. Prima di continuare facciamo un attimo di chiarezza sul contenuto. Il sub sub emendamento di Giovanni Fortunato prevede l’aggiramento dei vincoli delle aree protette per permettere la realizzazione di impianti di trattamento meccanico, chimico, fisico e biologico: “Fermo restando – secondo l’emendamento bocciato – le prescrizioni di legge, in considerazione del ridotto impatto ambientale degli impianti di trattamento delle frazioni di rifiuti derivanti dalla raccolta differenziata, i vincoli V-04 e V-06 di cui al cap.9.1.6 non si applicano agli impianti di trattamento meccanico, chimico, fisico e biologico”.

Secondo questo emendamento si potrebbero realizzare impianti di trattamento rifiuti nel territorio del Pncvda in netto contrasto con le direttive Ue e alle stesse leggi regionali.

L’incontro disertato. In precedenza Giovanni Fortunato era stato invitato insieme agli altri consiglieri regionali cilentani all’incontro organizzato dal coordinamento “Nove gennaio duemiladodici” di domenica 15 gennaio, ma “pur avendo assicurato la sua presenza – spiega Peppe Tarallo – ha disertato la riunione che aveva come scopo quello di conoscere l’orientamento dei consiglieri regionali della nostra area sul piano regionale dei Rifiuti e in particolare sul divieto che esso contiene di localizzare discariche e/o impianti in aree protette, patrimonio UNESCO etc. in ossequio ed ottemperanza delle stesse direttive UE in materia e quello di impegnare la deputazione regionale a vigilare che rimanesse la tutela prevista nello stesso piano”. Particolare da non trascurare: durante la stessa riunione Toni Aloia fa riferimento ai vincoli V-04 e V-06, i vincoli a cui fa riferimento Giovanni Fortunato nel testo dell’emendamento.

La lettura di Peppe Tarallo. Peppe Tarallo ha fatto la sua disamina in merito a quello che lui definisce l’ “emendamento (s)Fortunato”: “Al momento pur non sapendo la esatta ricostruzione dei voti che hanno riguardato questo sub sub emendamento una cosa è certa:se è stato respinto,come alcune informazioni hanno assicurato, le aree protette et similia rimangono al sicuro e al riparo da rischi di discariche e ‘poli ecologici’. Se invece il sub sub emendamento è stato accolto come indirizzo alla giunta insieme al sub emendamento A. Valiante ed altri sull’autonomia e all’emendamento cui erano legati, è altrettanto certo che la giunta non potrà mai e poi mai, soprattutto se il sub sub emendamento fosse stato esplicitamente respinto dall’assemblea regionale, adottare misure in deroga ai vincoli previsti dallo stesso piano,vanificandoli e disapplicandoli di fatto ed entrando in esplicito contrasto con le direttive UE in materia ma anche con la stessa normativa nazionale”

Tarallo, oltre a rassicurare sull’impotenza dell’emendamento Fortunato, assicura che, nell’eventuale caso in cui l’indirizzo sia recepito dalla giunta, la cittadinanza impedirà una qualsiasi azione volta a costruire discariche e impianti ecologici in aree protette: “Se la giunta e l’assessore salernitano Romano, per compiacere al presidente – comandante Cirielli, dovessero solo provarci si scontrerebbero con la ferma volontà e determinazione dei cittadini e delle associazioni delle aree protette,a cominciare dalla nostra:tutti noi rimaniamo vigili ed allertati e non permetteremo mai la violazione di leggi e norme che ci tutelano da parte di chiunque,sia esso un ente locale,un commissario,la provincia o la regione. Difenderemmo le nostre ragioni e diritti sia sul campo sia,se costretti, davanti alla magistratura amministrativa”. 

Alcuni dati certi ci sono, l’azione dei cittadini sta portando i risultati sperato: “In attesa di sapere meglio come sono andate le cose – spiega Tarallo -, ci sono queste certezze: all’interno di un piano da rifiutare, si sono salvate le garanzie per le aree protette, grazie anche al nostro buon lavoro di allertamento che ha sventato il piccolo sFortunato golpe. Di questo dobbiamo essere soddisfatti; ora dobbiamo solo mettere a frutto questo primo bel risultato acquisendo gli ulteriori e ineludibili passaggi:il ritiro-azzeramento dell’idea progetto di Polo ecologico da parte del sindaco Aloia, della delibera della comunità del parco e la cancellazione definitiva dall’elenco commissariale del prefetto Vardè delle discariche previste nella nostra area(Rìzzoli di Laurito, Mazzavacche di Vallo della Lucania e Terra Arenosa di Caggiano)”.

Presentata la petizione. In merito a ciò durante la mattina di mercoledì 18 gennaio è stata presentata la petizione popolare contro il Polo ecologico di Vallo della Lucania da realizzare in località Mazzavacche: in soli 2 giorni, sono state raccolte all’incirca 1.500 firme.

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