Diritto di informazione violato: Bcc del Cilento va al rinnovo delle cariche ma vieta l’acceso a 105 Tv

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Diritto di informazione violato: Bcc del Cilento va al rinnovo delle cariche ma vieta l’acceso a 105 Tv

Sabato le operazioni di rinnovo delle cariche sociali della Banca del Cilento e Lucania Sud a Vallo della Lucania. Ma per l’associazione ‘Amici della Banca del Cilento e Lucania Sud’ sono state commesse una serie di irregolarità, fra tutte il divieto ai giornalisti dell’emittente 105 Tv di entrare nei locali, assistere al voto e svolgere regolarmente il proprio lavoro. «Un fatto grave – spiega l’associazione – che ha impedito alla troupe di poter realizzare l’informazione diretta su un evento che riguarda un territorio molto ampio che coinvolge ben tre regioni, Campania, Basilicata e Calabria».

«105 Tv – spiega l’emittente in un servizio – era pronta ad assistere al voto per l’elezione del presidente e del consiglio Direttivo e a fare come sempre il suo lavoro, dopo il clima teso della vigilia in cui l’Associazione Amici della Banca del Cilento e Lucania Sud aveva denunciato alla nostra emittente delle irregolarità, per il mancato rispetto dei termini, nel bilancio e nella presentazione dell’unica lista, chiedendo l’invalidamento della seduta di questo sabato. Clima incandescente dunque che non ha mancato di farsi sentire non appena la nostra troupe si è presentata presso i padiglioni dove era in corso l’assemblea».

Alle telecamere di 105 Tv l’accesso è stato sbarrato «con una serie di pretesti – spiegano i giornalisti – mentre ci è parso di capire che il divieto ad entrare per seguire le operazioni di voto era riservato non alla stampa in generale ma noi in particolare e che non si limitava alla sola sala dove era riunita l’assemblea ma perfino all’esterno».

«Intanto il bilancio è stato approvato a maggioranza – spiega l’associazione con una nota stampa – con il voto contrario di alcuni soci. L’utile di esercizio presentato è stato realizzato, di fatto, scaricando il costo sui conti di soci e clienti con la tanto contestata commissione di istruttoria veloce e con la vendita di titoli per incassarne le plusvalenze. Nonostante le sollecitazioni a farlo, il presidente non ha provveduto ad informare l’Assemblea dei Soci delle risultanze dell’ispezione di Banca d’Italia e delle relative prescrizioni emesse».

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