Il centro Le Rose di Policastro chiude perchè non si concedono le autorizzazioni. Borrelli:”Occorre profondere ogni energia per impedire la chiusura”

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Il centro Le Rose di Policastro chiude perchè non si concedono le autorizzazioni. Borrelli:”Occorre profondere ogni energia per impedire la chiusura”

Il centro “Le Rose” di Policastro chiuderà a fine gennaio e per l’ennesima volta la politica locale sembra fallire miseramente. Ma di chi è realmente la colpa? Si parla spesso e quasi esclusivamente della società che gestisce il centro, ma è proprio così? Sembrerebbe che l’amministrazione del Comune di Santa Marina si sia messa di traverso, da tempo oramai, non concedendo l’autorizzazione a procedere con i lavori chiesti dalla Sopraintendenza per rendere la struttura idonea. Sembrerebbe inoltre che sia stato fatto un esposto alla Procura della Repubblica per cercare di capire le reali motivazioni che stanno alla base della chiusura, così ancora poco chiare o forse fin troppo chiare.

Depauperamento del territorio Parole di conforto e solidarietà arrivano invece dal consigliere comunale di Vibonati Manuel Borrelli: “Intendo esprimere la mia più profonda e concreta solidarietà a tutti i dipendenti del centro Le Rose che vedono nuovamente a rischio il proprio posto di lavoro. Mi impegnerò ,come ho già fatto in passato , affinchè tutte le amministrazioni comunali del golfo di Policastro prendano coscienza del problema e si impegnino a trovare una soluzione finalmente definitiva . Occorre profondere ogni energia per impedire che il centro, nonostante la  ventennale presenza sul territorio del Basso Cilento, possa dismettere ospiti e lavoratori riproponendo integralmente il disagio sociale ed occupazionale di un territorio già mortificato per le problematiche del lavoro. Non possiamo  assistere impotenti, dopo il ridimensionamento della stazione ferroviaria di Sapri, la paventata soppressione del tribunale di Sala Consilina e della sezione distaccata di Sapri, dopo il ricorso alla cassa integrazione per gli operai idraulico-forestali della comunità montana Bussento-lambro e Mingardo,  ad un ulteriore depauperamento del nostro territorio.

Giochi politici Indipendentemente dalla ricerca al “colpevole” sembra che tutti o quasi si siano dimenticati che questa chiusura spedirà a casa 35 anziani, (di cui uno costretto agli arresti domiciliari) e 28 nuovi disoccupati. Un centro davvero poco “fortunato”

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