“Senza Religione” degli agropolesi Yes Daddy Yes censurato su Deejay Tv: le dichiarazioni della band, del regista e della Urtovox

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“Senza Religione” degli agropolesi Yes Daddy Yes censurato su Deejay Tv: le dichiarazioni della band, del regista e della Urtovox

Si chiama “Senza Religione” il primo videoclip ufficiale tratto dall’album di esordio dei Yes Daddy Yes, band di Agropoli approdata con questa prima prova in studio alla fiorentina Urtovox.

Il videoclip, girato da Marco Missano, cineasta già affermato sulla scena, anche lui di Agropoli, sembra sia incompatibile con la fascia protetta del pomeriggio di Deejay Tv per contenuti violenti.

«Sinceramente sono rimasto un po’ sorpreso dalla loro decisione – ci dice Paolo Coppola, frontman dei Yes Daddy Yes – visto che non riesco assolutamente ad individuare alcuna scena violenta e influenzabile negativamente verso un pubblico più giovane. Anche se l’offesa più grande l’ha ricevuta il regista. Io credo che più che altro sia stato il titolo “Senza Religione” a dar fastidio».

Marco Missano, regista del videoclip, dalla sua aggiunge: «Non c’è molto da dire. Deejay Tv ha ritenuto il video dei Yes Daddy Yes troppo violento per essere inserito nella loro rotazione. Francamente non mi meraviglio. Ho imparato a non prendere sul serio quello che vedo in Tv, figuriamoci delle dichiarazioni “PRO FORMA” senza un minimo di criterio e valutazioni OGGETTIVA. Il video di “Senza Religione” non è assolutamente un video violento, anzi, ha una forte ironia e la messa in scena realizzata con il cartone contribuisce a rendere l’atmosfera meno dark e più farsesca. Ma sono contento di questo rifiuto, significa che il messaggio che ho voluto TRASMETTERE nel video è stato più che recepito! Infatti il mezzo Tv e tutti i burattini che lo abitano sono il centro della mia personale critica».

Per Paolo Naselli Flores, chief della Urtovox, è «una cosa davvero ridicola. Gli uffici legali di Deejay Tv che non vogliono ricevere eventuali denunce. Non volersi assumere nessuna responsabilità. E quindi chiudere le porte ad una band e ad una produzione video che ha predisposto mezzi e professionalità impareggiabili. È meglio esser piccoli ma con la voce da grandi che grandi ma con la voce da piccoli».

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