Le “spine” del Cilento e la letteratura

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Le “spine” del Cilento e la letteratura

Quando scoprimmo la casa editrice EDIZIONI NOUBS impiegammo poco a comprendere che poteva piacerci una casa editrice il cui nome alludeva alle spine: ricordavamo una caduta rovinosa sui ricci in un castagneto. Avevamo quattro anni. Ci sembrava di essere in un bosco fitto, in cui poteva accadere di perdersi, di incontrare Biancaneve e i sette nani, di incontrare il lupo, di dover aiutare Pollicino, di saltare insieme al gatto con gli stivali.  Per due anni non ritornammo più in quel luogo: località Granara, limitrofa a località Levatino, nel cuore del Cilento, in un bosco di Laurino. I castagni, li abbiamo contati di recente: erano solo quattro e il bosco effettivamente era fitto, fitto, impenetrabile. Cademmo vicino  a una sorgente. C’è ancora. Tutto sommato, non fu male capire che è meglio stare lontano dalle spine. Divenne una fissazione; non abbiamo dimenticato l’ago utilizzato per toglierci i residui dei ricci dai polsi, dalle mani, dalle ginocchia; d’altronde, chi non ha le proprie fissazioni? Forse che Mario Martone riuscì a esimersi dall’uso delle forbici nei suoi interventi autoriali teatrali, essendo figlio di un sarto? Certo, non siamo Mario Martone, l’autore dell’ottimo film cilentano, sentito fin nella pelle, NOI CREDEVAMO, ma dovendo scegliere metteremmo le spine dappertutto.

E, leggendo in CHI SIAMO di NOUBS, http://nuke.noubs.it/, imparammo: “Le Edizioni Noubs nascono da un’idea bifronte di Lorenzo Leporati e Massimo Pamio che aprirono a caso la pagina di un libro di Elémire Zolla in cui si leggeva: “Osiride che sta all’ombra del noubs, l’albero che regge l’universo.  Si intende, va detto per non deludere gli specialisti, che noubs designa in copto anche un allucinogeno. Gli egittologi hanno menzionato come corrispettivo del noubs la ziziphus spina Christi, usata per incoronare la testa del Cristo di spine, ma noubs designa anche l’oro”. In realtà nbs, come scrive Baum Nathalie, ha una storia che attraversa tutto l’Egitto antico. Arbusto semprevivo alto da 4 a 10 metri, si estende dall’Africa centrale e meridionale fino all’India. All’inaugurazione delle edizioni Noubs, oltre tre lustri orsono, partecipò Mario Luzi. Al momento di ripartire in stazione, perse il treno. Per tanto, lo accompagnammo in auto fino a Bologna. Eravamo emozionati e anche schiacciati dal compito di accudire il più grande poeta italiano: se gli accadeva qualcosa ne saremmo stati responsabili davanti alla Nazione intera. Lo legammo alla cintura di sicurezza, con tutto l’impermeabile addosso. A un autogrill scendemmo per un breve ristoro. Ci accorgemmo di aver perso il poeta di vista. Lo chiamammo, nessuna risposta. Preoccupati, ci recammo di corsa in tutti i posti della piazzola, niente. Non si trovava. Ci recammo stravolti perfino al bagno. Davanti a un vespasiano, il Poeta era serenamente intento alla minzione  Stremati, ancora impauriti, non potemmo fare a meno di rimproverarlo bonariamente: “Maestro!” Egli si voltò, ancora intento alla funzione fisiologica. Mirabile visione. Caro Maestro, Le chiediamo perdono, ma ci piace ricordarLa così, come un dio davanti ai rappresentanti del noubs, mentre li innaffiava in segno di augurio.”
MARIO LUZI!  Come dire LA POESIA tout court. È tutta qui la ragione per la quale abbiamo spedito loro innumerevoli mail, chissà quanti racconti e facezie varie… Fotografie comprese.
Inutile nascondere, però, che, al di là di tutto, ci hanno sempre colpito i temi da loro scelti.
Eccone un paio (ma siamo certe che a breve si parlerà moltissimo di un altro tema) che illustriamo anche con quel che si trova nel loro sito: http://nuke.noubs.it/Chisiamo/tabid/468/Default.aspx. “Facce da curriculum” e “Il primo giorno di lavoro”: il secondo è un momento fatto di timori, sogni, illusioni, paradossi, difficoltà, assurdità. Un momento atteso, bramato da giovani o da neo disoccupati in età avanzata, magari neanche troppo sperato; un giorno in cui tutto quel che si ha in testa, tutto quel che si è appreso e sudato o aspettato per anni in barba a titoli di studio, esperienze non retribuite o ruoli agognati, si scontra con la realtà. Quella del mondo del lavoro oggi… Il concorso in oggetto, è la parte conclusiva di un progetto partito ormai diversi mesi fa, nato con il bando “Facce da curriculum” in cui, dati i volti di due persone (un uomo e una donna come tanti), si chiedeva agli autori partecipanti di immaginarne un curriculum vitae con tanto di attitudini, studi effettuati, nome e cognome, interessi, aspirazioni, estrazione sociale, ecc., ma non è tutto. Agli stessi autori la richiesta di realizzare anche una lettera di presentazione nonché, come da buon costume italiano, una lettera di raccomandazione. Ciò che ne è risultato, con il materiale selezionato, risponde a un quadro vario, fantasioso e grottesco, reale e incredibile della situazione dei lavoratori di oggi. Un assurdo divertente e al contempo tagliente che diviene un vero specchio del Bel Paese e di chi lo vive. Per “Il primo giorno di lavoro” la scadenza per l’invio dei racconti era fissata per il 15 dicembre 2009. La lunghezza doveva essere compresa tra le 5 e le 10 cartelle (1800 battute spazi inclusi a cartella). Tutto il materiale andava inviato a concorsi@noubs.it specificando nell’oggetto “IL PRIMO GIORNO DI LAVORO” e riportando tutti dati personali e i contatti. La partecipazione, al solito per NOUBS, gratuita. Importante: nello spirito delle Edizioni Noubs, pervicace nel voler continuare a ispirarsi all’attualità attraverso un sorriso amaro e un momento in più di riflessione, era richiesta una vena pungente, indagatoria, pulsante… anche accusatoria di un mondo sempre più difficile.
Si è giunti, come ci ha comunicato EDIZIONI NOUBS attraverso la penna di CLAUDO COMANDINI, alla fase che precede la pubblicazione e poi a quella della pubblicazione in cui, ormai è noto, ci sono contributi e confronti con esponenti di rilievo del mondo del lavoro e dell’economia, prefazione di Susanna Camusso e Ascanio Celestini, nonché i testi vincitori del concorso “Facce da curriculum” e le nuove penne per “Il primo giorno di lavoro”.
VINCITORI “FACCE DA CURRICULUM”
ADELMO MONACHESE
AGNESE MONACO
DENIA DI GIACOMO
ENRICO FARAONI
FABRIZIO BINI
GIANLUCA BEDINI
GIULIA RINOTTI
IVAN DI MARCO
LARA FONTANA
LUDOVICA MAZZUCCATO
LUIGI BRASILI
MARIA LUISA MARICCHIOLO
MAURIZIO SIGNORELLI
RICCARDO MAGGI
SIMONA MARTINI
STEFANO FACCINI
VINCITORI “PRIMO GIORNO DI LAVORO”
ALESSANDRA FORTINI
ALESSANDRO PETRINI
ALESSIA ORLANDO
ANGELA ELIA
ANTONIO SECONDO
DANIELE LOMBARDI
DOMENICO COSENTINO
EMANUELA TUMIATTI
ENRICO ARLANDINI
FRANCESCA LEVO CALVI
GIULIA EVOLVI
GIUSEPPE DELFINO
LARA FONTANA
MARTINA PUGNO
MARZIA CIKADA
PIERO MARIELLA
SILVIA SANNA
STEFANO CATINI
VALENTINA PETRETT

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