“Foto di bordello con Nanà” in scena mercoledì 27 a Sala Consilina, intervista al regista Giancarlo Guercio

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“Foto di bordello con Nanà” in scena mercoledì 27 a Sala Consilina, intervista al regista Giancarlo Guercio

Le memorie di una prostituta napoletana negli anni della Seconda Guerra Mondiale vengono portate sul palcoscenico dell’auditorium dell’ITIS in via Pisacane a Sala Consilina dall’attore e regista Giancarlo Guercio nell’ambito della rassegna sulla Giornata Mondiale del Teatro, una “chiamata alle arti” – come l’hanno definita gli organizzatori – per riflettere sulla condizione in cui versa l’arte del teatro».

“Foto di bordello con Nanà” andrà in scena mercoledì 27 marzo alle 21:00. Lo spettacolo, diretto da Giancarlo Guercio, e tratto da “Luparella”, “O casino d’a signora Zina” e “Ragazze sole con qualche esperienza” di Enzo Moscato, è interpretato da Rosalia Terrana e Margherita Rago. Il Giornale del Cilento ne ha parlato con il regista.

Luparella, ovvero foto di bordello con Nanà è stato definito «uno dei testi più acuti e dolenti» del drammaturgo napoletano, Enzo Moscato. Anche per te è così?

Si tratta di un testo di rara intensità. E’ di fatto una tragedia moderna che racconta una delle pagine più forti e terribili del secolo appena trascorso, l’invasione nazista. Uno degli aspetti incredibili è che, come in un cannocchiale girato, dalla macro storia si arriva alla vicenda particolare. Il testo racconta alcuni momenti, gli ultimi, della vita di Luparella e dell’arrivo di un tedesco che, incurante del corpo morto della prostituta che un attimo prima di spirare ha partorito, senza amore nè pietà si mena si di lei e la possiede. Un gioco duale, quello tra eros e thanatos, dove appunto amore e morte sono sempre presenti, in un dialogo eterno e irrisolvibile. 

Com’è stato lavorare con Rosalia Terrana e Margherita Rago?

Una prima esperienza che ritengo sarà replicata per altri, spero, numerosi spettacoli. Cercavo due attrici diverse tra loro che rispecchiassero le doppie, infinite anime di Luparella. Chi conosce il testo sa che appunto chi racconta è Nanà, in un lungo, intenso monologo, parlando appunto per riflesso, di Luparella. Nel mio allestimento ho voluto sdoppiare le voci di Nanà, le sfaccettature anche di un’unica emozione; mi è piaciuto mostrare, come dico anche nelle mie note di regia, una situazione che potesse essere riflesso di un prisma, proiezione di un’altra entità. Per questa ragione mi è piaciuto lavorare su un monologo a due voci e cercavo due attrici che fossero diverse e complementari. Rosalia e Margherita differiscono per registri fonetici e per espressività. Ma non è che l’una rimedi alle mancanze dell’altra. No!’ Entrambe si completano, si avvicinano, addirittura diventano un’unica voce ed un unico corpo. Due attrici di grande spessore che hanno saputo caratterizzare il loro personaggio con grande passione e tecnica.

Il tuo rapporto con Moscato è molto forte. L’anno scorso hai voluto a tutti i costi che tenesse una lezione ai tuoi allievi del laboratorio di arti sceniche. Cosa c’è dell’artista napoletano nell’attore e regista Giancarlo Guercio?

Non lo so di preciso. Una domanda particolare! Non so, certo è che la sua scrittura non mi è indifferente. E’ come se fossi stato rapito al primo momento che l’ho visto in scena. Poi, anche in altri contesti, ad ascoltarlo, a seguirlo nelle sue cose. E’ un artista di elevatissimo livello e credo che ancora non sia apprezzato quanto meriterebbe. La sua è davvero una scrittura unica, sia per stile che per trattazione. Forse ho incontrato Moscato a livello viscerale, per le infinite sensazioni che mi muovono dentro quando leggo qualcosa di suo o quando assisto ad un suo lavoro: la ricercatezza della musicalità, che lui chiama Phonè; la capacità incredibile della scrittura tragicomica, sempre presente, sempre beffarda, anche quando racconta l’inenarrabile; la capacità di sintesi durante la trattazione del molteplice.. ma sono solo alcune delle peculiarità che da sempre mi hanno rapito.

Porterai questo spettacolo oltre i confini del Vallo di Diano?

Assolutamente sì. Anzi, già la prima si tiene oggi (domenica 24, ndr) a Oppido Lucano, poi saremo a Torre del Greco, al Nuovo di Napoli il 16 aprile e a Salerno a Giugno. Ma ci sono anche altre repliche e altre ce ne saranno nella prossima stagione invernale. 

Convinci i lettori del Giornale del Cilento a essere in prima fila al tuo spettacolo mercoledì 27 all’auditorium di Sala Consilina.

Se si sente il bisogno di immergersi in un bagno di emozioni, staccare per un attimo dalla propria quotidianità per confrontarsi con un testo, una interpretazione e d un allestimento davvero unico, se c’è il desiderio profondo di farsi scuotere da un intenso flusso di vita, allora è il caso che veniate ad assistere a “Foto di bordello con Nanà”. Abbastanza convincente?

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