Da Futani una “Pecora nera” a Milano e Berlino: Mariagrazia Merola e i suoi lavori realizzati con materiali di recupero
| di Giuseppe GalatoSi chiama Mariagrazia Merola, classe 1980, originaria di Futani, ed è la mente dietro al progetto “Pecora nera”.
Ma cos’è “Pecora nera”?
“Pecora nera” è un atelier creativo nel quale Mariagrazia esprime la propria indole realizzando accessori tramite l’utilizzo di materiali di riciclo quali camere d’aria, pneumatici, vecchie cuffie auricolari; l’intento è quello di unire arte, design e una certa sensibilizzazione verso le tematiche ambientali.
Oggetti da buttare, ormai inutili al loro scopo principale, si trasformano, così, nell’opera di Mariagrazia, in borse, collane, bracciali, portacellulari.
L’idea è piaciuta a Lo Spaventapasseri e ad Artistar i quali porteranno, rispettivamente, le opere di Mariagrazia e Berlino e Milano.
BIOGRAFIA
Mariagrazia Merola, nasce a Futani nel 1980. Si laurea all’accademia di belle arti di Napoli con una tesi in storia dell’arte contemporanea dal titolo “Dalla cultura alla coltura, esperienze tra arte ed ecologia”. Ha la responsabilità di vivere in un paradiso naturale che è il Parco Nazionale Del Cilento e del Vallo del Diano, dal quale ha assorbito tutta la linfa vitale e al quale questa linfa deve restituire e lo fa attraverso la sua arte. Lavora presso la Cooperativa sociale Effetto Rete, della quale ne è anche socia fondatrice, dove tra le altre cose svolge attività laboratoriali rivolte particolarmente ai bambini, propone laboratori che legano fortemente l’arte alla natura, e non mancano i laboratori sul riciclo creativo. Con materiale di riciclo vengono create anche le sue scenografie teatrali e le installazioni che crea nei diversi contesti ambientali. Collabora con il LaboratorioTeatralePermanente di Vallo della Lucania per il quale realizza scenografie, sempre con oggetti di recupero. Collabora, sempre in veste di scenografa, anche allo spettacolo “Quem queritis?” di Giancarlo Guercio.
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