Medicina termale, dal Cilento il termalismo olistico dal punto di vista degli infermieri

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Medicina termale, dal Cilento il termalismo olistico dal punto di vista degli infermieri

L’università di Pavia, in collaborazione con alcune associazioni impegnate nella ricerca continua verso la divulgazione delle discipline olistiche e del benessere umano, con il patrocinio morale del collegio Ipsvi di Salerno, presentail primo convegno nazionale dal titolo: ‘il termalismo olistico e il ruolo dell’infermiere, che si terrà Sabato 27 settembre presso il palazzo Cariparma di Vigevano in provincia di Pavia.

Il primo convegno nazionale è stato ideato, proposto e organizzato grazie all’impegno fondamentale di un infermiere salernitano, Alessandro Rovezzi, originario di un piccolo paesino del Cilento, Mandia di Ascea, laureato in scienze infermieristiche, presso l’università Sapienza di Roma e dipendente di una nota struttura sanitaria di Cremona, dove oggi svolge la professione di infermiere.

«L’idea nasce – spiega Alessandro Rovezzi – dalla necessità di provvedere alla formazione di una figura specializzata dedita all’accoglienza e all’assistenza dei visitatori e/o dei pazienti che si accingono ad intraprendere un percorso all’interno dei centri termali e in quei luoghi dove vengono erogati servizi per il benessere della persona, soprattutto per quanto riguarda le varie tecniche e l’utilizzo corretto delle acque, attualmente, poco o per niente conosciute.  In molti centri termali e nelle cosiddette spa, oggi l’ospitalità professionale risulta estremamente carente o addirittura in certi casi è assente. E’ abituale incontrare all’interno di queste strutture, figure scarsamente preparate ad accogliere e ad informare i visitatori, circa i rischi e i benefici dell’utilizzo delle acque termali, al contrario, invece, di come accade in altre nazioni, come ad esempio Germania, Slovenia e Svizzera, dove si pone maggiore attenzione alla cultura delle cure termali e dove si riscontra una notevole considerazione verso l’assistenza sanitaria primaria nei confronti di coloro che entrano a contatto per la prima volta con il mondo termale».

«E’ nostra intenzione – continua Alessandro Rovezzi – creare nuovi percorsi di formazione post-laurea per gli infermieri, dando vita ad una figura altamente qualificata che possa fornire un servizio decisamente più elevato nel contesto termale e olistico, a favore di qualsiasi individuo, non solo per il normale relax psico-fisico, ma anche per aumentare il processo di guarigione di alcune patologie.  A tal proposito, l’Università di Pavia si è dimostrata estremamente interessata al progetto di medicina integrata, prendendo seriamente in considerazione tali proposte, le quali a breve saranno formalizzate, grazie soprattutto al prezioso contributo dell’Associazione Italiana Olistica Pavese, vicina alla tematica scientifica. Sicuramente istituiremo altri convegni in Italia per approfondire l’argomento e contemporaneamente avvieremo la formazione post-laurea in medicina termale e olistica per infermieri» conclude Rovezzi.

Il promotore di questo nuovo percorso olistico-sanitario, Alessandro Rovezzi, risulta il primo infermiere in Italia ad approfondire le tematiche riguardanti la medicina termale per il mondo infermieristico, poiché prima d’ora, tali discipline venivano gestite soltanto dai medici specializzati o da personale non specializzato e scarsamente informato. Tali restrizioni, infatti, hanno generato in primo luogo una scarsa divulgazione degli effetti benefici e collaterali circa l’utilizzo delle acque termali, tralasciando in molti casi l’analisi approfondita dello stato di salute dell’individuo e in secondo luogo è stata diradata la frequenza verso queste strutture, causandone in molti casi la chiusura definitiva di importanti stabilimenti termali.

Si tratta di un incontro scientifico-culturale concentrato prima di tutto sulla conoscenza e l’utilizzo delle terme, senza dimenticare che in tempi più remoti vi era una maggiore consapevolezza in materia, come ad esempio in epoca romana, dove le terme erano maggiormente frequentate e, per quanto riguarda il Cilento, presenti anche nell’antica città di Elea-Velia. Il convegno si concentrerà anche sulla scienza e sulle tecniche olistiche, ovvero sull’analisi di quegli aspetti generali riguardanti i bisogni dell’essere umano. Gli obiettivi principali sono, oltre all’istituzione di nuovi percorsi formativi per infermieri, unire varie realtà presenti in Italia dedite allo sviluppo e alla conservazione di tali insegnamenti e permettere loro lo scambio di idee e opinioni, al fine di favorire una maggiore conoscenza delle discipline olistiche e renderle definitivamente attive anche nel mondo sanitario italiano.

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