Comitato per riattivazione ferrovia Sicignano-Lagonegro: «Gip ha imputato sindaco di Sala Consilina»

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Comitato per riattivazione ferrovia Sicignano-Lagonegro: «Gip ha imputato sindaco di Sala Consilina»

Il comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano-Lagonegro esprime soddisfazione per l’esito dell’udienza tenutasi presso il tribunale di Sala Consilina contro l’occupazione del demanio pubblico ferroviario in seguito all’abbattimento di un viadotto autostradale e alla costruzione di una strada di accesso a un plesso residenziale a Sala stessa. A comunicarlo è il comitato tramite una nota stampa.

Nella nota si legge: «Ricordiamo che nel non lontano 2010, il procuratore della Repubblica,Amato Barile, inoltrava richiesta di archiviazione, per i fatti denunciati dal Codacons Vallo di Diano, al giudice delle indagini preliminari. Il gip, di contro, disponeva – anche a seguito di una opposizione alla richiesta di archiviazione del Codacons – l’imputazione coatta per danneggiamento della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro nei confronti del direttore dei lavori relativi alla costruzione del viadotto, Castrignanò Ruggero Giuseppe, e del direttore dei lavori dell’Anas, Sabato Francesco. Lo stesso gip – c’è scritto nella nota – ordinava imputazione coatta del sindaco di Sala Consilina, Gaetano Ferrari, per occupazione di demanio pubblico ferroviario, per i lavori di allargamento ed asfaltatura della strada comunale».

«In aggiunta alle innumerevoli attività messe in campo finora – scrive il responsabile del comitato – abbiamo ritenuto opportuno costituirci parte civile nel procedimento penale per esprimere anche in questa sede la salvaguardia della tratta ferroviaria e la forte volontà del popolo valdianese di uscire dal dimenticatoio e dall’indifferenza delle istituzioni centrali riavendo un servizio di trasporto pubblico all’altezza dell’intero territorio».

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