Valiante jr al ministro della Giustizia: «Archivio storico del tribunale di Sala Consilina spostato in vecchio mulino a Lagonegro»

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Valiante jr al ministro della Giustizia: «Archivio storico del tribunale di Sala Consilina spostato in vecchio mulino a Lagonegro»

«Alle inadeguatezze e alle insufficienze strutturali e funzionali già denunciate nelle mie precedenti note, devo aggiungere un ulteriore incredibile iniziativa che il presidente del tribunale di Lagonegro, il procuratore della Repubblica e il sindaco di Lagonegro starebbero intraprendendo, apprestandosi ad utilizzare, contrariamente a quanto rappresentato al ministero, una quarta struttura, impropria, per le esigenze dell’Ufficio giudiziario». Così in una lettera indirizzata al ministro della Giustizia Andrea Orlando, il parlamentare Simone Valiante denuncia alcune presunte irregolarità al tribunale di Lagonegro.

Secondo il deputato del Pd «l’archivio storico, tuttora giacente nel palazzo di giustizia di Sala Consilina, esteso per centinaia di metri quadrati, con migliaia di fascicoli, starebbe per essere trasferito in un vecchio mulino in agro di Lagonegro, molto distante dall’attuale palazzo di giustizia». «In tal modo – continua Valiante – come sarebbe stato prevedibile, alle tre strutture adattate per accogliere il tribunale accorpato (palazzo principale con cancellerie e aule di udienza, procura della Repubblica fabbricato ante terremoto 1980, archivio corrente in un garage multipiano), si andrebbe ad aggiungere questa quarta struttura, anch’essa impropria e da adattare, con ulteriore aggravio di spesa».

«Tutto questo – continua il deputato – rappresenta un’aperta violazione ai principi di riduzione della spesa e di efficienza del servizio giustizia ai cittadini. Tanto si rimarca per gli opportuni controlli e verifiche strutturali ed amministrative che Lei vorrà porre in essere. Alla luce di quanto rappresentato – conclude Valiante – spero di poter trovare il Suo impegno nel farsi carico delle istanze evidenziate, attuando ogni iniziativa utile a risolvere, nell’immediato, una situazione critica ormai nota».

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