«A Felitto ha vinto l’ingordigia e ora con un’opposizione silente sarà facile amministrare»

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«A Felitto ha vinto l’ingordigia e ora con un’opposizione silente sarà facile amministrare»

A Felitto si sono ritrovati allegramente i soliti “compagni di merenda”, incapaci ad amministrare o quantomeno a millantare di farlo. Nel voltagabbana generale gli acerrimi nemici dei saecula saeculorum  si sono ritrovati a fare colazione insieme. Il sindaco uscente Caronna ha vinto il suo avversario Antonio Salerno, e di questo ne eravamo tutti a conoscenza. Queste elezioni avrebbero potuto segnare una svolta, invece aumentano soltanto l’ingordigia di chi quelle poltrone le occupa da almeno dieci anni.

Caronna nei suoi due mandati  precedenti è stato capace di promuovere una serie infinita di opere pubbliche, talvolta inutili, contentando di volta in volta chi gli avrebbe garantito l’assenso, ha fatto costruire così tante strade che l’esiguo numero dei felittesi non potrebbe percorrerle.  Chi sceglie di amministrare il bene comune deve essere pronto all’altrui giudizio e non se la prenda Caronna se non credo né alla sua buona fede, né alla possanza delle sue opere; certamente non è stata soltanto colpa sua, si sa che il potere rende orbi e succubi, talvolta narcisisti.

Ognuno si terrà gli amministratori che si è scelto, anche se la democrazia vuol dire soprattutto partecipare alla crescita della propria collettività, dunque informarsi continuamente su ciò che accade negli edifici comunali. Gli oppositori di Caronna sono stati scellerati, hanno peccato di superbia e sono rimasti poveri non solo di idee ma di umiltà, hanno creduto di poter vincere solo per trionfare sulle “tre teste di Cerbero” e questo non è un valido presupposto per fare politica. Non si parte per una sì feroce guerra senza equipaggiamento e facendo salpare chi non ha mezzi per ripararsi dalla fame famelica di Cerber trismegisto. Le loro buone intenzioni, sin da principio,  sono state implicitamente dirette dall’altro storico nemico di Caronna, al quale, mancando ogni qualità umana, si riserva quantomeno una coerenza, ma temo che la sua coerenza nasca dalla sua atavica fame di potere mai sedata e da quella torta che vorrebbe tutta per sé.

Così Felitto è tornato a votare, due liste e la consapevolezza che avrebbe vinto Caronna sebbene il malcontento generale, in precedenza, aveva alimentato la supponenza dell’altra lista civica. Caronna si appresta a governare per i prossimi cinque anni, spero solo sia in grado di fare il bene del comune e di essere un sindaco mite e giusto. Agli amministratori comunali non posso che augurare tanta felicità, con un’opposizione silente sarà facile scegliere.

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