Smottamenti e frane, 600 casi tra Cilento e Vallo di Diano: territorio a rischio isolamento

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Smottamenti e frane, 600 casi tra Cilento e Vallo di Diano: territorio a rischio isolamento

Sono circa 600 i casi di frane, allagamenti e smottamenti segnalati nel territorio del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Il problema attanaglia da anni le strade e le colline di questo territorio. I cittadini e i turisti che abitano e scoprono questa terra, riscontrano disagi di ogni genere: strade interrotte, semafori, zone a tratti senza corrente elettrica e altro ancora. Le soluzioni non sono semplici da applicare e, la maggior parte delle volte, dai palazzi del potere rispondono che «non ci sono i fondi necessari». Una delle persone che si interessa della questione, è l’avvocato Angelo Paladino, presidente dell’osservatorio europeo sul paesaggio che da tempo ha attivato una costante attività di monitoraggio delle situazione maggiormente a rischio nei comuni del sud della provincia di Salerno. «Questi dati – ha spiegato Paladino – sono stati resi noti nel corso del convegno sul tema ‘Mutamenti climatici e dissesto idrogeologico’ che si è svolto nei giorni scorsi presso l’aula magna dell’Itis ‘Gatta’ di Agropoli. Il 18% del territorio campano è interessato da fenomeni relativi a frane e allagamenti – spiega l’esperto -. In tutta la regione sono 24mila i dissesti in atto, di cui 11mila solo in provincia di Salerno e 600 tra il Vallo di Diano ed il Cilento. Potrebbero, quindi, esserci 600 cantieri per gestire tali emergenze, riuscendo così a creare dei posti di lavoro. E’ un fenomeno preoccupante sul quale intervenire tempestivamente. Le aziende agricole rappresentano una risorsa importante e positiva, in grado, se ci si crede, di garantire un futuro più che decoroso a tanti giovani e non».

Sulla questione è intervenuto anche il primo cittadino di Pollica, Stefano Pisani e il consigliere regionale Donato Pica. «La maggior parte delle strade della provincia di Salerno – ha sottolineato il sindaco di Pollica Stefano Pisani – è al collasso. Oltre a non curare gli aspetti puramente tecnici e materiali, non si puliscono più neanche le cunette». A rincarare la dose ci ha pensato poi Donato Pica: «Lo stato della viabilità in provincia di Salerno è da terzo mondo. La Regione deve prendersi maggiori responsabilità in tema di dissesto ambientale e agricoltura, avendo il coraggio di fare delle scelte nette e precise. Stiamo lavorando per far si che vengano presentati almeno due grandi progetti cantierabili per il Vallo di Diano. Perché è possibile investire sulla terra e creare preziose opportunità di lavoro».

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