Barista morto a Camerota, terminata autopsia: necessari esami istologici

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Barista morto a Camerota, terminata autopsia: necessari esami istologici

Si è conclusa poche ore fa l’autopsia sul corpo di Aniello Carriola, il barista imprenditore di Camerota morto domenica mattina all’ospedale di Vallo della Lucania. L’uomo è morto dopo due settimane di ricovero. Era stato diversi giorni in coma farmacologico, poi l’intervento. Qualche giorno dopo l’operazione, la febbre alta e poi il tragico epilogo. Il barista e proprietario del bar Trieste era rimasto vittima di un brutto incidente che si è verificato lo scorso 9 luglio lungo la variante del Castello a Marina di Camerota. Il suo scooter si è scontrato con una Fiat Bravo, guidata da un autista di pullman trasferito in Cilento per lavoro. Secondo quanto emerso, la causa certa della morte non sarebbe stata individuata con l’autopsia, effettuata dal medico legale Adamo Maiese, ma serviranno gli esiti degli esami istologici. Per gli inquirenti infatti, saranno le analisi dei tessuti in laboratorio a chiarire se la morte dell’uomo sia dovuta all’incidente o ad altri motivi emersi nei giorni del ricovero. La certezza di questa causa di morte arriverà comunque solo con gli esiti degli ulteriori esami. Intanto, sono otto le persone indagate per la morte dell’imprenditore. Martedì pomeriggio i pm della procura della Repubblica del tribunale di Vallo della Lucania hanno notificato gli avvisi di garanzia a sette, tra medici e sanitari, e al conducente dell’auto che si è scontrata con lo scooter di Carriola. L’accusa per i sanitari è omicidio colposo. Il conducente dell’auto, M.T. di Velletri, è invece accusato di omicidio colposo stradale. 

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