Ascea: Geoparchi a discutere di geo-rischi e cambiamenti climatici nel Parco del Cilento

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Ascea: Geoparchi a discutere di geo-rischi e cambiamenti climatici nel Parco del Cilento

Dal 4 al 7 settembre ad Ascea si terrà la dodicesima Conferenza internazionale dei Geoparchi europei, secondo quanto stabilito dalla conferenza della rete europea dei geoparchi, tenutasi in Norvegia nel 2011, quando l’Italia, e precisamente la delegazione del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, ha battuto la concorrenza irlandese aggiudicandosi la possibilità di ospitare l’appuntamento. Un successo per il parco campano inserito dal 2010 nella lista dei Geoparchi con il record di essere l’area protetta ed il geoparco più grande in Europa.

Geo-rischi La conferenza è l’occasione per discutere di geo-rischi (terremoti, eruzioni vulcaniche, tsunami, frane e alluvioni) e cambiamenti climaticie degli impatti che questi hanno sulle attività umane e sulla società, ma anche sottolineare il ruolo dei geoparchi nella ricerca scientifica su questi temi e sensibilizzare il pubblico sull’uso sostenibile delle risorse naturali. I geoparchi rappresentano infatti una speciale categoria di territori che si vanno progressivamente affermando a livello internazionale e nazionale per l’attuazione di attente politiche di tutela e di valorizzazione della geodiversità e del patrimonio geologico.

Dopo un primo lancio del programma Unesco ”Geoparks” nel 1998, nel 2000 sono nati i primi geoparchi in Europa, quali la Foresta Pietrificata dell’Isola di Lesvos in Grecia, la Riserva Geologica di Alta Provenza in Francia, il Geoparco di Vulkaneifel in Germania ed il Parco Culturale di Maestrazgo in Spagna, che costituirono l’iniziale Rete Europea dei Geoparchi (Egn-European Geoparks Network).

Si tratta di territori che presentano elementi geologici e geomorfologici di particolare rilevanza scientifica, divulgativa, didattica ed estetica e che hanno stabilito di lavorare insieme per individuare nuove strategie e progetti finalizzati alla conoscenza, tutela ed alla valorizzazione del patrimonio geologico. I primi quattro geoparchi hanno così attivato una forte cooperazione allo scopo di favorire lo sviluppo sostenibile a scala locale attraverso la valorizzazione di un’immagine generale collegata al patrimonio geologico.

La lista dei geoparchi viene aggiornata due volte l’anno a seguito di accettazione di candidature. Qualche anno dopo l’avvio della Rete Europea dei Geoparchi, nel febbraio 2004, un gruppo di esperti internazionali dell’Unesco, riuniti a Parigi, ha discusso e stabilito l’istituzione della Rete Globale dei Geoparchi. Il lancio ufficiale della Ggn è stato formalizzato in occasione della prima Conferenza Internazionale Unesco sui Geoparchi che si è tenuta a Pechino nel 2004. Obiettivi prioritari: conservare l’ambiente geologico, promuovere l’educazione alle scienze della terra e favorire uno sviluppo economico sostenibile a livello locale, basato sul patrimonio geologico.

La Rete Globale dei Geoparchi sotto l’egida dell’Unesco conta attualmente 92 territori distribuiti su 27 nazioni nel mondo: 52 territori nella European Geoparks Network; 38 territori della Asia – Pacific Geoparks Network; 1 territorio nella Latin-American Geoparks Network (in Brasile) e 1 territorio nella North American Geoparks Network (Canada)

Fonte AdnKronos

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