Palinuro, nel paese della Primula la grande magia dell’infiorata

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Palinuro, nel paese della Primula la grande magia dell’infiorata

L’infiorata è una manifestazione di carattere religioso e laico allo stesso tempo, mescola elementi tradizionali, amore e passione per la natura (e ovviamente i fiori) e una storia ricchissima, che getta le sue radici nei secoli. Il fiore di per sè ha rappresentato da sempre un simbolo di purezza, ma anche di celebrazione ed augurio. Per la prima volta questa forma d’arte è arrivata anche a Palinuro, nei giorni 29 e 30 aprile 2017 dove, con la partecipazione dei maestri dell’associazione Infioritalia, sono stati realizzati dieci suggestivi tappeti floreali.

L’evento, promosso dal Comune di Centola, è stato significativo e di grande attrazione. La tradizione della decorazione floreale nasce a Roma, nella prima metà del XVII secolo come espressione artistica dei fioriai dello Stato nei confronti delle maggiori festività. Nello specifico si parla dei primi quadri creati dalle sapienti mani di Benedetto Drei, responsabile della Floreria vaticana e di suo figlio Pietro che il 29 giugno 1625, in occasione della festività dei santi Pietro e Paolo, patroni di Roma, realizzarono queste opere utilizzando ‘fiori frondati e minuzzati ad emulazione dell’opere del mosaico’.

Le più belle e antiche infiorate da ricordare sono quella di Genzano, di Genazzano, di Arcinazzo Romano, di Ranzi, di Fucecchio, Spello, Gambatesa, Noto e in Campania, San Valentino Torio, Agropoli e Cusano Mutri, cittadine dove questa manifestazione devozionale, coinvolgente e spettacolare, occupa un posto di grande rispetto nel quadro generale delle tradizioni artistiche e culturali di questi luoghi, tanto da essere diventati appuntamenti attesi tutto l’anno non solo dai cittadini, ma anche dallíincredibile numero di turisti che questo tipo di manifestazione è capace di attirare.

Una tradizione esportata anche lontano dalla nostra penisola, fino alle Canarie ed al Giappone dove però, ovviamente viene a mancare la tradizione religiosa a favore di una esteticità più sfarzosa ma meno sentita. Tutto il materiale utilizzato deve provenire dal mondo vegetale. La lista di fiori comunemente utilizzati è abbastanza ampia, data la necessità di coprire il più possibile una vasta gamma di colori per le raffigurazioni. I più utilizzati sono i fiordaliso, rosa, garofano, papavero, finocchio, veccia, iris, ginestra, sambuco, margherita, tarassico, cardo, salvia, linaria, calendula, anemone, magnolia, cipollone, gaggia, fico, quercia, noce, cipresso, pino, orchidea selvatica. A livello tecnico, la lunghezza dell’infiorata non deve essere minore di 12 metri e deve essere lasciato almeno un metro dal bordo della strada da ambo i lati per favorire non solo la visione dell’opera, ma soprattutto il passaggio alle persone. 

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