Morto D’Ambrosio, pm Mani pulite e amico sindaco-pescatore. Figlio Vassallo: «Amava Acciaroli come papà»

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Morto D’Ambrosio, pm Mani pulite e amico sindaco-pescatore. Figlio Vassallo: «Amava Acciaroli come papà»

È morto domenica al Policlinico di Milano Gerardo D’Ambrosio, uno dei maggiori protagonisti della stagione milanese di Mani Pulite. Il giudice, deceduto a 83 anni, è stato il procuratore capo della Procura milanese dal 1999 al 2002, ma già nel 1992 era parte attiva nel pool di pm che si occupavano di Tangentopoli sotto la guida dell’allora procuratore capo Francesco Saverio Borrelli. D’Ambrosio è sempre stato un habituè di Acciaroli e grande amico di Angelo Vassallo, il sindaco ucciso in un agguato il 5 settembre 2010. «Era un’ottima persona», ha detto ai microfoni del  giornale del Cilento, Antonio Vassallo, figlio del sindaco pescatore, appena appresa notizia del decesso di D’Ambrosio.

«E’ stato un grande amico di papà ed è stato vicino alla nostra famiglia anche dopo la sua morte. Ci ha sempre chiesto se c’erano novità nelle indagini – ha detto Antonio – Era una persona molto disponibile, parlavamo molto. Era un amico del Cilento e amava molto Acciaroli, come papà. Passava le estati qui anche perché legato sentimentalmente a questi posti».

Per D’ambrosio Vassallo è stato un modello di legalità: «Lo conoscevo bene – dichiarò in un’intervista al corriere del mezzogiorno all’indomani dell’omicidio del sindaco pescatore – Fui il primo a dargli suggerimenti sulla raccolta differenziata, non appena venne eletto. Consigli che non si fece ripetere due volte: il riciclo divenne per lui una priorità e oggi, da quelle parti, funziona come in Svizzera. Merito suo».

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