Agropoli protesta e chiede la riapertura dell’ospedale civile: sabato la manifestazione

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Agropoli protesta e chiede la riapertura dell’ospedale civile: sabato la manifestazione

«Ci siamo. È giunta l’ora di far sentire la nostra presenza. È giunta l’ora di dimostrare a tutti la nostra forza». Così in una nota un gruppo di cittadini annuncia la manifestazione pacifica che si terrà sabato 30 ottobre alle ore 15.00 davanti all’ospedale di Agropoli per chiedere a gran voce la sua completa e definitiva riapertura. La manifestazione è stata organizzata dai familiari e dagli amici di Tommaso Gorga la cui vita, a soli 15 anni, è stata recentemente spezzata a causa dei soccorsi tardivi e del lungo tragitto che ha dovuto percorrere l’ambulanza per trasportarlo da Castellabate all’ospedale di Vallo della Lucania.

«È di fondamentale importanza che vi sia una massiccia partecipazione alla manifestazione. – spiegano in una nota – Per Tommaso, per i suoi genitori, per i nostri figli, per tutti i nostri cari, per i nostri sacrosanti diritti scritti sulla Costituzione». Intanto la petizione lanciata nelle scorse settimane su Change.org ha superato le 41mila firme. L’obiettivo è arrivare a 50.000.

Non si ferma la protesta dei cittadini di Agropoli contro la chiusura dell’ospedale. La mobilitazione, che era stata annunciata già giorni, si terrà sabato. I manifestanti intorno alle 15 si raduneranno davanti all’ospedale per chiedere in forma pacifica la riapertura del presidio. Un’altra iniziativa era stata organizzata a fine settembre. Una foto con un sedere di donna in primo piano, mentre davanti all’ospedale chiuso c’è un uomo agonizzante, è diventata il simbolo della protesta. A lanciare la provocazione dai suoi canali social era stata la giornalista Raffaella Giaccio: «La nuova statua della Spigolatrice di Sapri non la trovo né sessista, né provocatoria. Propongo una provocazione per attirare l’attenzione a ben altri problemi “seri” che investono la nostra provincia. Può darsi che con un bel vedere qualcuno si accorge di cosa non va». L’appello ha raccolto subito consensi e a fine settembre un gruppo di cittadini si è riunito davanti al presidio ospedaliero per la foto provocazione e provare ad accendere i riflettori sulla riapertura dell’ospedale civile di Agropoli.

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