Applausi per il «Romeo e Giulietta» andato in scena tra i templi di Paestum

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Applausi per il «Romeo e Giulietta» andato in scena tra i templi di Paestum

«Per assistere a degli spettacoli del genere, di solito ci spostiamo in grandi città, magari andiamo a Roma ed invece grazie a Stefano Forti abbiamo potuto averne uno qui nel nostro paese», così il sindaco di Capaccio-Paestum, Italo Voza si è espresso al termine del musical Romeo e Giulietta – Ama e cambia il mondo andato in scena lunedì scorso all’interno delle Sfere Expo, presenti nell’area archeologica dei templi di Paestum. E’ rimasto piacevolmente sorpreso dalla bravura dei ballerini, ha confessato confermando quanto hanno potuto constatare i numerosissimi spettatori e cioè «la professionalità degli allievi della scuola di danza ‘Danzarte’», diretta da Stefano Forti e Gilda Palladino.

«Una performance degna di veri professionisti del balletto», tant’è che il primo cittadino Voza ha pubblicamente dichiarato al coreografo e maestro di modern jazz, Forti, che può disporre delle Sfere ogni qualvolta voglia organizzare altri spettacoli. E’ stato un successo con la platea letteramente incantata a guardare il corpo di ballo eseguire la riproduzione della tragedia shakespeariana raccontando una delle storie d’amore più significative di tutti i tempi.

Con le coreografie curate di Stefano Forti e Barbara Rarità eseguite sulle musiche di Gerard Presgurvic, è stata raccontata la trama del romanzo di William Shakespeare, seguendo le scenaggiature studiate minuziosamente daglli interpreti insieme ai coreografi che le hanno arricchite con interpretazioni personali al fine di presentare un lavoro diverso dalla solita copia dell’originale. Un appuntamento molto suggestivo ad interpretar la tragica vicenda ambientata a Verona di due famiglie nobili in contrasto tra loro per antiche rivalità, quelle dei Montecchi e dei Capuleti.

Ma il fato volle far innamorare la fanciulla Giulietta della casata dei Capuleti e Romeo della casata dei Montecchi, un sentimento contrastato a causa della guerra di odio tra i loro genitori. Dopo tante avverse vicissitudini i due furono preda di morte, unica motivazione ad arrestare la collera protratta tra le famiglie. Particolarmente apprezzate anche le scenografie caratterizzate dagli affascinanti colori e da abiti raffiguranti lo stile dell’epoca in cui era ambientato quello che è divenuto uno dei maggiori capolavori della letteratura inglese. Un’ottina miscellanea di cultura, dell’arte della danza e della storia degli imponenti templi di Paestum, nella cui area adiacente insistono appunto le Sfere Expo.

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