Ascea Marina: giovani talenti in TV. Intervista a Antony, ballerino di Italia’s Got Talent su Italia 1

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Ascea Marina: giovani talenti in TV. Intervista a Antony, ballerino di Italia’s Got Talent su Italia 1

Da due anni fa parte del corpo di ballo della trasmissione Italia’s Got Talent e si diletta ad eseguire le coreografie curate da Marco Garofalo e Garrison.

Antony Isabella è un giovane venticinquenne che ha trascorso la sua adolescenza ad Ascea Marina e che, sin da piccolo, sapeva cosa voleva dalla vita: diventare ballerino.

Diverse le sue esperienze televisive. Ha partecipato alle trasmissioni Amici di Maria De Filippi, Let’s Dance, Ciak Si Canta, Carramba Che Fortuna e ha lavorato con numerosi coreografi quali Garrison, Marco Garofalo, Steve La Chance, Maura Paparo, Rita Rodi, Claudia Rossi, Saverio Ariemma.

Ha anche partecipato al musical “The Mission”, in scena al teatro Sejong di Seoul in Corea del Sud, lavorando con il coreografo Gino Landi.

Gli abbiamo fatto qualche domanda.

D: Quando hai iniziato a ballare?
R: Quando avevo dodici, mentre ero ad una festa, mi soffermai ad osservare un’esibizione di balli da sala e ne rimasi colpito. Chiesi a mia madre di iscrivermi ad un corso di ballo, lei acconsentì e per circa un anno frequentai una scuola di liscio e latini americani con mia sorella. Dopo un po’ di tempo mi accorsi, però, che quella tipologia di balli non mi soddisfaceva e così decisi di iniziare a frequentare la Hip Hop Gym. Avevo tredici anni quando imparai i primi passi di hip hop grazie al mio primo maestro, Carmelo Naro. Ho frequentato quella scuola fino all’età di diciannove anni, studiando non soltanto hip hop, ma anche altri stili, quali moderno, jazz, classico, riuscendo a conseguire il diploma presso la stessa scuola.

D: Quando hai capito che investire sulla danza sarebbe stato per te fondamentale?
R: Terminati gli studi di scuola superiore, diplomato in ballo, mi trovai di fronte ad una scelta. Era il momento di capire se la mia passione per la danza sarebbe diventata il mio lavoro o sarebbe rimasto soltanto un hobby da coltivare nel tempo libero. Dopo un periodo di riflessione, decisi di andare a vivere a Roma in modo da poter continuare i miei studi di danza ed avere la possibilità di fare audizioni per produzioni televisive e teatrali. Appena arrivato a Roma feci un provino per il Campus di Cinecittà e da quel giorno capii che dovevo provarci, che dovevo impegnarmi e non smettere di credere che sarei potuto diventare un ballerino.

D: Che mondo è quello della danza?
R: Il mondo della danza è una realtà stupenda. Permette di conoscere sempre nuove persone, di girare il mondo, fa emozionare. Naturalmente ci sono anche i lati negativi, c’è molta competizione e tante persone che cercano di realizzarsi.

D: Cosa rappresenta la danza per te?
R: La danza per me è tutto! Trascorrere ore intere in sala prove non mi pesa e arrivare a casa dopo una dura giornata mi fa sentire bene. L’adrenalina, la gioia, l’ansia di andare in scena, di ballare sul palco, poi, sono tutte sensazioni indescrivibili. La danza è comunicare con le persone… gioia, dolore, tristezza, agonia, disperazione, divertimento…

D: Cosa vorresti dire ai tanti giovani, tuoi coetanei, che come te hanno un sogno nel cassetto?
R: Un consiglio che posso dare a chi come me ha intrapreso questa carriera è di non smettere mai di credere in se stessi, di non distogliere lo sguardo dai propri obiettivi, dalle proprie aspettative. Non bisogna abbattersi, all’inizio è facile buttarsi giù, bisogna fare tante audizioni prima di riuscire a intraprendere qualcosa di importante, ma tanto studio, la passione e il talento, una dose eccessiva di determinazione e un pizzico di fortuna sono gli ingredienti fondamentali e giusti per tramutare i propri sogni in realtà.

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