Buon compleanno a Giuseppe Liuccio, il poeta del Cilento in libreria con «Ienestre, cerasa e vasi»

«Lo core ca vudddia te cantava concierti co l’agrilli e le ccecale. La vocca t’addurava re mortedde re sale, iodio, lauro e rosmarino. Me manca mò Licosa co lo mari ca canta amore a core re sirena, c’addora re mortedde e rosmarino e co la vocca ca me cerca vasi». Compie 82 anni il poeta e scrittore, uno dei massimi esponenti della poesia cilentana, Giuseppe Liuccio che per l’occasione festeggia anche l’uscita della sua ultima opera, ‘Ienestre, cerasa e vasi’. E’ da pochi giorni disponibile, infatti, la nuova e sanguigna raccolta poetica in dialetto cilentano del giornalista della Rai-Tv, originario di Trentinara. Il nuovo libro di Liuccio esce in concomitanza con il compimento del suo ottantaduesimo compleanno (è nato a Trentinara il 1 maggio 1934). Un «viaggio nella memoria – lo ha definito – una pagina della storia di un’anima che da circa 50 anni cattura ed interiorizza sensazioni e le rifrange in immagini di poesia». Con questa raccolta – si legge nella descrizione – Liuccio continua a cantare e a celebrare le donne e gli uomini, la storia e la vita, la terra e il mare, il lavoro e la memoria del Cilento, esprimendo stati d’animo, desideri, speranze, illusioni, delusioni, gioie e dolori del cuore e dell’anima. Ienestre, cerasa e vasi è edito da Galzerano Editore con il quale il poeta cilentano ha già pubblicato altre opere, tra queste ‘Chesta è la terra mia, poesie e canzoni cilentane’, Cuocicore, Chianto r’amore e molte altre fin dal 1981. 

©