Camerota, dai 3 ai 70 anni in mezzo alla natura come mamma li ha fatti. De Gennaro: «Grazie Cilento»

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Camerota, dai 3 ai 70 anni in mezzo alla natura come mamma li ha fatti. De Gennaro: «Grazie Cilento»

Via i vestiti, al bando anche i costumi. Sono arrivati da tutta Italia con un unico desiderio: essere baciati dal sole completamente nudi e ieri mattina si sono cimentati nel primo percorso di trekking naturista disegnato per l’occasione lungo il sentiero delle «Sette Torri» o della «Molpa». Una passeggiata, autorizzata dall’amministrazione comunale, che ha consentito ai nudisti di ammirare il suggestivo panorama da Palinuro a Camerota, evento unico sino ad oggi nella storia del naturismo italiano. Oltre trecento naturisti hanno avuto la possibilità di ammirare senza veli le bellezze paesaggistiche del Parco nazionale del Cilento, immersi nella macchia Mediterranea. Una novità inserita nel secondo Festival dei Naturisti che si sta svolgendo a Marina di Camerota, in provincia di Salerno, dove c’è l’unica spiaggia per nudisti autorizzata dell’intero Mezzogiorno, quella del Troncone. Fino al 24 maggio i naturisti, giunti da ogni regione d’Italia (Abruzzo, Lazio, Trentino, Veneto, Emilia-Romagna e da ogni angolo della Campania), soggiorneranno in uno spicchio di Cilento per svolgere tutti insieme attività sportive, yoga, balli di gruppo, giochi in spiaggia, incontri culturali e di benessere «come mamma li ha fatti». Nel gruppo, che si è addentrato lungo il percorso che parte dalla foce del fiume Mingardo e attraversa la costa del Mito (definita così per la leggenda di Ulisse e del nocchiero di Enea, Palinuro, che cadde proprio in quelle acque tradito dal dio Sonno, mentre conduceva la flotta verso l’Italia) fino a giungere alla montagna di Sant’Iconio e Sant’Antonio, c’erano persone e bambini di ogni genere e di ogni età.

LE IMMAGINI DEL PERCORSO TREKKING PER NATURISTI 

Dai pensionati ultra 70enni, ai piccoli che seguono i genitori. Loro hanno 4, 6 e 9 anni. Senza vergogna e timore. Sono tre, due maschietti e una femminuccia. Hanno i capelli biondi e domandano in continuazione alla mamma: «Quando possiamo spogliarci anche noi?». «Il muro tra non essere nudista ed esserlo è fragile come una parete di cartongesso e non come una possente di calcestruzzo, basta abbatterlo e scoprirete quanto è straordinario restare nudi al cospetto della natura», ha svelato il presidente dell’Uni Campania, Francesco De Gennaro, co-organizzatore del festival. L’associazione conta in tutto 250 tesserati e circa 100 simpatizzanti. Tra loro ci sono avvocati, magistrati, politici, studenti, operai e casalinghe. Dopo un breve tragitto vestiti, gli escursionisti si sono spogliati e hanno conservato gli abiti nello zainetto. La prima sosta ha permesso loro di rifocillarsi con acqua e frutta fresca. La guida li ha poi condotti sui terrazzamenti da dove hanno ammirato la baia della Molpa, l’Arco Naturale, la pineta e lo scoglio del Coniglio. Qualche minuto per scattare una foto ricordo di gruppo, esponendo ognuno il vessillo della propria associazione, e poi di nuovo in cammino per raggiungere la cappella di Sant’Iconio. Hanno attraversato il tratto di costa che sovrasta la grotta del Ciclope, dove all’interno c’è una tra le discoteche più famose dello Stivale, per poi giungere alla torre Saracena della Fenosa. Sul monte di Sant’Antonio hanno visitato la cappella per poi vestirsi e raggiungere un’azienda agricola del posto dove hanno degustato un aperitivo con i prodotti tipici locali: un bicchiere di vino bianco, rigorosamente cilentano, e bruschette con burro e alici marinate e poi altre con pomodorini e basilico fresco. «Dobbiamo dire grazie al Cilento perchè ci offre questi posti meravigliosi dove possiamo diventare un tutt’uno con la natura – afferma De Gennaro -. Il nostro augurio è che preso molte altre realtà in Italia prendano esempio da questo territorio che vuole incrementare il proprio turismo con i naturisti. Percorsi trekking come questo che abbiamo affrontato esistono solo in Austria, Germania ed Europa del Nord. La legge italiana non punisce il nudismo ma gli atti osceni in luogo pubblico, spesso soggetti a libera interpretazione – conclude – stiamo attenti quando parliamo di naturismo». 

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