Camerota, ragazzo morto in discoteca. Su Fb il Meeting del mare: «Tragedia annunciata, sporcizia dei soldi non prevalga più»

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Camerota, ragazzo morto in discoteca. Su Fb il Meeting del mare: «Tragedia annunciata, sporcizia dei soldi non prevalga più»

La morte di Crescenzo Della Ragione, il ragazzo di 27 anni che ha perso la vita stanotte al Ciclope, ha scosso anche l’organizzazione del Meeting delmare, l’evento numero uno dell’estate cilentana, che ha affidato ai social il proprio commento. Parole forti, un duro attacco a chi «ignora il dovere di tutelare la salute». «Non doveva succedere. – si legge su Facebook – Nessuno lo avrebbe mai voluto…ne’ i gestori della discoteca, ne’ i responsabili della sicurezza, ne’ quelli che , con inaudita fiducia, hanno sempre rilasciato “legittime” autorizzazioni, fidandosi ciecamente di una natura che è madre ma anche matrigna a volte. – continua il post – Ed eccoci in quella volta. Tutte le tragedie causate dalle arroganti sfide che lanciamo alla natura potrebbero essere evitate. La tragedia di stanotte poteva essere evitata. Doveva essere evitata».

Dito puntato non solo verso i gestori della discoteca, dunque. La tragedia – si legge ancora sulla pagina dell’evento di don Gianni Citro – doveva essere «evitata da chi da anni ignora i pericolosi crolli di massi dalla pareti di quella grotta. Evitata da chi da sempre ignora il suo dovere di tutelare la salute della gente, prima che gli interessi privati di certi imprenditori. Evitata da chi ripetutamente ha fatto finta di niente per non intralciare l’attività della discoteca. Evitata da chi ieri notte non ha pensato di fermare la serata nonostante le minacce di un nubifragio».

Poi l’attacco: «L’incasso di una notte ancora una volta vince sul pericolo di una vita. Sono anni che urlo al vento questo pericolo e invoco l’attenzione delle autorità competenti. Sono stato ignorato, maltrattato, insultato, minacciato. – conclude il post, con un chiaro riferimento al dibattito che l’anno scorso ha visto protagonisti i due pilastri della stagione estiva camerotana, per la morte per overdose di un ragazzo –  Non è stata la natura ad uccidere quel ragazzo, ma chi ha ignobilmente evitato di ascoltarne la ribellione. Crescenzio e i suoi 27 anni siano il seme di una coscienza nuova , perché la sporcizia dei soldi non prevalga mai più sulla incalcolabile bellezza della vita».

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