16 Ottobre 2025

Capaccio Paestum, recuperato un falco di palude ferito

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Capaccio Paestum, recuperato un falco di palude ferito

Questa mattina il Noetaa Salerno ha recuperato un falco di palude in difficoltà nel territorio di Capaccio Paestum. Il rapace, appartenente a una specie rara e protetta, presentava un problema a un’ala che gli impediva di volare. Dopo la segnalazione, sono stati immediatamente allertati i carabinieri forestali e il servizio veterinario dell’Asl, che hanno coordinato le operazioni di soccorso. L’animale è stato poi trasportato al Centro di Riferimento Regionale per l’Igiene Urbana Veterinaria (Criuv) di Napoli, dove riceverà le cure necessarie.

Il falco di palude (Circus aeruginosus) è un rapace elegante e imponente, diffuso in Europa, Asia e Africa, solitamente avvistabile nei canneti e nelle aree umide come paludi e acquitrini. In Italia la specie nidifica in modo sparso: le colonie più consistenti si trovano nella Pianura Padana, nel Salento, in Calabria e in Sardegna.

Si nutre principalmente di pesci, rane, lucertole, insetti, ma anche di piccoli uccelli e mammiferi come ratti e arvicole. Il periodo riproduttivo avviene tra marzo e maggio, con la deposizione di 2-5 uova che vengono incubate per circa un mese.

Secondo le stime più recenti, la popolazione italiana di falco di palude conta tra 400 e 600 individui maturi, un numero in lento ma costante aumento. Tuttavia, la specie è ancora considerata “Vulnerabile” (VU) a causa delle numerose minacce che ne mettono a rischio la sopravvivenza. Tra queste figurano la distruzione degli habitat, l’uso di pesticidi e topicidi, l’uccisione illegale, e gli incidenti dovuti a cavi elettrici o pale eoliche.

Il tempestivo intervento del Noetaa Salerno e delle autorità competenti ha consentito di mettere in salvo un esemplare prezioso per la biodiversità del territorio cilentano, dove il falco di palude rappresenta ancora una presenza rara ma di grande valore naturalistico.

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