16 Ottobre 2025

Cinghiali, allarme nel Cilento: Omignano chiede l’intervento dell’esercito

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Cinghiali, allarme nel Cilento: Omignano chiede l’intervento dell’esercito

L’emergenza cinghiali nel Cilento entra in una nuova fase di allarme. Il Comune di Omignano, con una delibera approvata all’unanimità dalla giunta guidata dal sindaco Raffaele Mondelli, ha chiesto alla Regione Campania e all’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni di adottare misure straordinarie di contenimento, anche in deroga ai periodi di divieto.

La decisione arriva dopo settimane di segnalazioni e danni diffusi: coltivazioni distrutte, attraversamenti improvvisi lungo le strade provinciali e continue incursioni nei centri abitati. Il Comune parla di una situazione “ormai insostenibile”, aggravata dalla presenza di esemplari ibridi, frutto dell’incrocio tra la specie autoctona e cinghiali provenienti dal Nord Europa, “più grandi e prolifici, in grado di generare fino a dodici piccoli ogni sei mesi”.

L’appello alla Regione e al Parco

Nel documento approvato, l’amministrazione chiede l’attivazione di un piano operativo urgente, coordinato con gli altri Comuni del territorio, per riportare sotto controllo la popolazione di ungulati.
Tra le richieste principali figura l’adozione di un calendario venatorio straordinario, con almeno 120 giornate di caccia all’anno, oltre alle battute di contenimento da effettuare prima e dopo la stagione venatoria ordinaria.

L’ente propone inoltre di autorizzare interventi anche nelle aree vietate alla caccia, comprese quelle urbane e protette, nei giorni di silenzio venatorio e durante i periodi di divieto. L’obiettivo è garantire “continuità d’azione” contro un fenomeno che, secondo il Comune, non conosce stagioni.

Una “polizia venatoria” e l’ipotesi esercito

Tra le misure più incisive, la giunta Mondelli chiede la creazione di una task force venatoria intercomunale, composta da guardie volontarie, conduttori di fondi agricoli con licenza di caccia e cacciatori formati, pronti a intervenire su chiamata dei sindaci.
Il Comune propone anche di istituire un elenco aggiornato ogni due settimane dei coadiutori, per garantire interventi tempestivi, prevedendo rimborsi spese per le operazioni di abbattimento e smaltimento.

Nel documento si cita infine il Decreto Agricoltura, che consente – in casi di emergenza – il coinvolgimento delle Forze armate nel contenimento della fauna selvatica. “Misure analoghe – si legge nella delibera – sono già state adottate in regioni come Liguria, Piemonte, Toscana e Calabria”.

Coordinamento tra i Comuni del Parco

L’atto di Omignano sarà trasmesso al Comune di Vallo della Lucania, individuato come centro di raccolta dei provvedimenti adottati dai vari Comuni del Parco, che provvederà poi a inoltrarli alla Regione, alla Provincia e all’Ente Parco stesso.

“Serve un’azione congiunta e immediata – ha spiegato il sindaco Mondelli – per difendere le nostre campagne, la sicurezza dei cittadini e l’economia agricola locale. Non possiamo più permetterci di aspettare: i cinghiali sono ormai ovunque”.

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