Colpito da pallini, salvato in extremis: la storia di Giampy e l’ennesimo atto di crudeltà nel Cilento
| di Luigi Martino
Il suo nome è Giampy e fino a pochi giorni fa era soltanto uno dei tanti gatti accuditi all’interno di una colonia felina riconosciuta e protetta dalla sezione ENPA di Vallo della Lucania. Oggi, invece, è diventato il simbolo dell’ennesimo atto di inciviltà e violenza gratuita contro un animale indifeso. Venerdì scorso, Giampy è stato trovato in gravi condizioni, ferito da numerosi pallini da caccia sparati da ignoti. Subito soccorso, è stato trasferito d’urgenza alla clinica veterinaria Balbi di Roccagloriosa.
Le radiografie eseguite poco dopo il suo arrivo hanno restituito un’immagine agghiacciante: il piccolo corpo del gatto era trapunto di piombo. «Sopravvive» è l’unico verbo che rende giustizia alla lotta silenziosa che Giampy sta conducendo tra le cure dei veterinari. Dietro questo gesto vigliacco e senza senso si cela una realtà ben più ampia e preoccupante: quella della violenza sugli animali, troppo spesso ignorata o sottovalutata.
L’ENPA di Vallo della Lucania, con in prima linea il commissario Noemi Lenza, ha denunciato con forza l’episodio, manifestando tutta la rabbia e l’indignazione di chi, ogni giorno, si batte per difendere chi non ha voce. «Purtroppo non è il primo caso – spiegano le volontarie – e la frustrazione cresce ogni volta che ci troviamo di fronte a episodi simili. Ma non ci arrendiamo».
Determinante, ancora una volta, è stato l’intervento della clinica Balbi, che si è attivata senza esitare per prestare soccorso a Giampy. «La loro professionalità e umanità sono un punto di riferimento fondamentale per il nostro lavoro – aggiungono dall’ENPA – non finiremo mai di ringraziarli per l’impegno con cui rispondono ad ogni emergenza».
Mentre le autorità e i volontari auspicano che il responsabile venga individuato e punito, l’attenzione resta tutta rivolta a Giampy, che ora combatte la sua battaglia per la vita. La sua storia è un richiamo forte e doloroso alla responsabilità collettiva: quella di proteggere chi non può difendersi.
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