Scario, le minoranze attaccano: “Inaccettabili le condizioni in cui versa il lungomare di Scario”. Il sindaco risponde: “Allarmismi inutili”

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Scario, le minoranze attaccano: “Inaccettabili le condizioni in cui versa il lungomare di Scario”. Il sindaco risponde: “Allarmismi inutili”

Si è tenuto ieri sera a Scario presso l’Hotel “Garagliano” il convegno dal tema: “Le scelte di oggi, lo sviluppo di domani. Notizie dal lungomare di Scario” organizzato dalle due liste di minoranze “Primavera” e “Margherita” del Comune di San Giovanni a Piro. Tra i presenti all’evento a sorpresa il primo cittadino Mariastella Giannì e alcuni membri della maggioranza.

Il tavolo dei relatori è stato aperto dal capogruppo della Primavera Pasquale Sorrentino che dopo i ringraziamenti iniziali ai presenti, ha sottolineato l’importanza dell’incontro per discutere sui tanti problemi che il turismo del Comune di San Giovanni a Piro sta affrontando, soprattutto nella frazione Scario. I riflettori sono puntati sulle evidenti difficoltà che gli operatori commerciali stanno avendo a causa dei lavori non ancora completati sul lungomare.

 “L’unica arma dell’opposizione è costruire una discussione democratica con i cittadini” afferma Sorrentino e continua dicendo che “i lavori sul lungomare di Scario devono continuare e nessuno del nostro gruppo sostiene il contrario, come detto erroneamente dall’esterno”.

Della stessa linea il consigliere Fasolino che sottolinea la drammatica situazione locale e denuncia il precario stato dei lavori. “La politica dell’attuale amministrazione Giannì può essere riassunta in sostanza con una frase chi non è con me è contro di me e le parole forti sembrano concretizzarsi nella realtà e nelle decisioni di far lavorare sul territorio sempre le stesse ditte e di restare indifferenti alla voce dei cittadini che chiedono spiegazioni ai tanti problemi irrisolti. Sarebbero circa 3,4 milioni di euro i mutui accesi dal 2004 al 2009 da questa amministrazione e alle prossime elezioni chi subentrerà, dovrà esclusivamente dedicarsi a ripianare i debiti. Conclude lanciando una proposta per i commercianti di Scario: ridurre le tasse che si pagano per l’occupazione del suolo pubblico considerato l’evidente stato di disagio a cui sono attualmente sottoposti.

La parola passa al capogruppo della Margherita Ferdinando Palazzo che dopo un’attenta valutazione e interpretazione burocratica del problema, evidenzia come in Campania ci sia stata una pioggia di bandiere blu e Scario anche per quest’anno è stata esclusa da questa speciale graduatoria. Il capogruppo si chiede cosa è stato pubblicizzato all’Ecotur tenutosi a Chieti dal 6 all’8 maggio 2011, considerate le condizioni pessime in cui versa il territorio sangiovannese. “Scario è un enorme cantiere edile e questa maggioranza sarà l’unica colpevole per una stagione estiva fallimentare” attacca Palazzo e continua sostenendo che “in altre località la stagione turistica è già iniziata ed è inaccettabile ritrovarsi a metà maggio in queste condizioni”.

Presente al convegno, tra i relatori,  anche il direttore dei lavori che ha ammesso che ci sono state delle difficoltà ma che promette di triplicare l’impegno e di lavorare anche diverse ore in più al giorno, se necessario, per il completamento dell’opera. Secondo le previsioni l’opera sarà completata definitivamente il 30 giugno. Il termine inizialmente previsto era il 16 maggio.

Dopo quasi un’ora di dibattiti, interviene il sindaco Mariastella Giannì e risponde alle accuse  sostenendo che “non ci sono responsabilità da parte del Comune, i tempi sono stati rispettati al 90% e questo progetto ha compromesso un solo mese. Il ritardo dei lavori era già in preventivo,  ma in alcuni casi l’amministrazione comunale deve prendere determinate decisioni ed essere pronta a fare scelte coraggiose. Questo progetto nasce nel 2006, i lavori partono nel novembre 2010 e non capisco perché le opposizioni si svegliano dopo tutto questo tempo per criticare l’operato”. Immediata la risposta di Palazzo: “Le critiche non sono state sollevate prima perché nessuno poteva mai immaginare di vivere queste condizioni a pochissimi giorni dalla scadenza dell’autorizzazione paesistica”

Conclusi gli interventi dei relatori, la parola finalmente passa ai cittadini e ai commercianti che hanno posto delle domande ben precise direttamente al primo cittadino:

–         Era legittimo che i cittadini sapessero in anticipo di perdere anche solo un mese di lavoro, considerato che la stagione turistica inizia a Pasqua e quindi non è stato perso solo un mese?

–         Il futuro lungomare di Scario che volto avrà quando si concluderanno i lavori?

–         Il danno che tutti noi commercianti abbiamo subito è stato paragonato al beneficio che eventualmente avremo quando tutto sarà finito? In parole povere, il gioco vale la candela?

 

Il sindaco Giannì risponde sostenendo che i 2 milioni di euro stanziati per questi lavori si dovevano utilizzare entro termini prestabiliti perché il rischio reale era quello di perderli. Il futuro volto del lungomare sarà quello precedente ai lavori, non sarà stravolto e per quanto riguarda il ritardo che era in preventivo, l’amministrazione comunale ha fatto delle scelte coraggiose ma il gioco sicuramente  vale la candela.

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